Il parcheggio fantasma dell’Apollo

Da un paio d’anni inutilizzati 42 posti Ma il cinema intanto rimane aperto

Cosa manca in centro? Chiedetelo a un qualsiasi residente di via Piccinini, di via Crispi o della Rotonda dei Mille e la risposta sarà scontata: parcheggi, parcheggi e ancora parcheggi. Una penuria più volte segnalata anche in 1ª Circoscrizione e facilmente verificabile facendo due passi all’ombra del monumento dedicato all’eroe dei due mondi. Alla Rotonda dei Mille, sotto lo sguardo pensieroso di Giuseppe Garibaldi, la sosta selvaggia, più che un problema, è diventata quasi un dramma. Auto ovunque. E in tutto questo caos il «bello» è che un parcheggio ci sarebbe anche, ma è chiuso ormai da oltre un anno. Stiamo parlando del silo sopraelevato nel palazzo adiacente al cinema Apollo.

Si tratta di quell’area con 42 posti auto che risale, come il resto dell’edificio, all’inizio degli Anni Settanta. Il complesso, all’epoca, rappresentò una piccola rivoluzione architettonica e urbanistica per l’intero centro cittadino: un edificio multifunzionale e di concezione avveniristica con appartamenti, uffici e negozi, dove le auto, invece di finire nei seminterrati, venivano posteggiate ai piani superiori. Il motivo della chiusura?

La vicenda risale a un paio d’anni fa, quando l’intero complesso, compreso tra la Rotonda dei Mille e via Piccinini, era ancora di proprietà della Cattolica Assicurazioni. Un contenzioso sull’affitto portò allo sfratto dei gestori del parcheggio, che da allora è rimasto inutilizzato. Porte sbarrate e più auto sulle strade, naturalmente. Facile è immaginarsi, così, le conseguenze sulla già precaria viabilità della zona.

«Qui non ci si riesce più a muovere – è il commento di un commerciante della zona –, gli spazi destinati ai parcheggi dei motorini alla Rotonda dei Mille sono sempre invasi dalle auto in divieto. E il problema non riguarda solo i posti per i motocicli: anche le zone riservate ai residenti, molte volte, vengono occupate da quanti non ne avrebbero il diritto. E, purtroppo, non sembra portare troppo sollievo nemmeno la presenza, nella vicinissima via Borfuro, di un altro e ben più capiente silo, perché molti non lo utilizzano e preferiscono lasciare le loro vetture dove capita. Magari per pochi minuti, ma il risultato è davvero disastroso».

Anche perché di soluzioni a breve termine non sembrano essercene in vista. Recentemente, infatti, il complesso è stato acquistato da una immobiliare milanese che – secondo i bene informati – sarebbe già intenzionata a rivendere l’immobile non solo in blocco, ma anche frazionato.

Cosa succederà? Sulla vendita è impossibile fare previsioni e la stessa immobiliare, interpellata telefonicamente, non ha rilasciato alcuna dichiarazione trincerandosi dietro il più classico dei «no comment».

In questo quadro è tuttavia facile prevedere che il parcheggio rimarrà inutilizzato almeno fino a quando la cessione non andrà in porto. E una sorte analoga toccherà, con ogni probabilità, al resto del complesso – firmato dall’architetto Giuseppe Gambirasio – che venne completato, a tempo di record con un solo anno di lavori, nel 1970. Almeno la metà dei suoi appartamenti – una trentina in tutto – sono, infatti, liberi. E deserti sono pure alcuni dei negozi al pian terreno.

Sembra invece «resistere» il cinema Apollo, di cui si è temuto per un certo periodo la chiusura. Almeno per il momento, comunque, l’ipotesi viene scongiurata. «Abbiamo un contratto d’affitto di lungo periodo», spiega David Quilleri, per anni gestore di molte altre storiche sale cittadine come l’Astra, il Quill (già Odeon) e il Delle Arti (già Sant’Orsola) tutte di via Sant’Orsola. L’imprenditore, comunque, non fa mistero dei propositi di continuare. «Anche se l’andamento dei cinema in centro non è di quelli esaltanti – afferma – l’intenzione, almeno a medio termine, è di tenerlo aperto. Si va avanti così». Con o senza parcheggio.

(10/03/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA