Il questore: «C’è controllo del territorio
E lo intensificheremo ulteriormente»

«Il controllo del territorio a Bergamo c’è ed è profondo. E comunque lo intensificheremo ulteriormente. Per ora non aggiungo altro».

È sintetico e chiaro il commento del questore Girolamo Fabiano sul fronte della sicurezza, tema venuto drammaticamente alla ribalta in città dopo l’uccisione di Amadou Papa Diouf, il senegalese di 33 anni ammazzato venerdì sera dall’ivoriano Guillaume Meles Djedje, 56 anni, poi arrestato dai carabinieri tre ore dopo l’accoltellamento, avvenuto a pochi metri dal bar Socraf, il locale di Djedje.

Ma anche dopo la violenta rapina ai danni di Gianbattista Gamba, il tabaccaio di via Carnovali malmenato sabato sera nel suo negozio da due banditi armati di pistole. Dal suo punto di vista Fabiano, che proprio ieri ha tagliato il traguardo dei primi sei mesi al timone della questura cittadina, ribadisce con fermezza che la città è sicura, anche dalle parti di Palafrizzoni si evidenzia come il presunto autore del delitto sia stato comunque arrestato dai carabinieri nel giro di poche ore.

Non si trova, intanto, il coltello con cui l’ivoriano ha ucciso il senegalese. Un solo colpo al cuore sferrato - sostengono i testimoni sentiti dai carabinieri - con un’arma particolare e per questo non passata inosservata. Si tratterebbe di un coltello a farfalla, con il manico che si apre in due parti longitudinalmente per scoprire la lama. Un’arma di origini filippine usata nelle arti marziali.

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