Il vescovo: «Più risorse alla famiglia penalizzata dal caro-casa»

«Bisogna investire sulla famiglia e sui figli, non bastano buoni propositi o gesti sporadici, come dare una somma a ogni nascita. Occorre sostenere i giovani, costretti a rinviare il matrimonio anche a causa dei costi scandalosi delle abitazioni». È il monito lanciato ieri dal vescovo di Bergamo, monsignor Roberto Amadei, durante la veglia diocesana nella chiesa parrocchiale di Calusco d’Adda, in occasione della 26ª giornata della vita che si celebra oggi in tutte le parrocchie italiane.

Il vescovo ha affrontato il tema del continuo calo delle nascite: «C’è paura a generare la vita per ciò che il futuro potrebbe riservare ai figli. Paura per l’individualismo che spinge a chiudersi in se stessi, o per la rincorsa alla carriera per la quale il figlio dà fastidio. Paura perché i figli sono visti come peso da portare o come limite al proprio tenore economico. Questa realtà tocca anche la società bergamasca, che ha alle spalle una ricchissima cultura di solidarietà. Tutti, Stato, amministrazioni, mondo del lavoro, singoli, comunità cristiane, devono farsi carico di questo problema che si aggrava sempre più».

Monsignor Amadei si è poi rivolto direttamente ai ragazzi: «Alla vostra età sognate gli eroi trasmessi dalla televisione. Non lasciatevi risucchiare in questo precipizio. I veri eroi sono quelli che scelgono la strada della solidarietà, contrastando egoismo, disimpegno e indifferenza».

(01/02/2004)

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