Immigrato ucciso in via Tremana Arrestato un ivoriano di 28 anni

Ha ucciso il conoscente con il quale divideva l’appartamento di via Tremana - a Bergamo nei pressi dello stadio - poi, secondo quando accertato da medici e inquirenti, si è ferito: non con l’intento di togliersi la vita quanto piuttosto come una messinscena.

È questa la pesante accusa che ha portato questa mattina all’arresto di un 28enne originario della Costa d’Avorio, Abdullaie Diallo, 28 anni, originario di Abidjan. La vittima è Mohamed Diallo, 30 anni, originario della Guinea Kronakri.

Forse i due, pur provenienti da Paesi diversi, sono legati da vincoli di parentela: sono in corso riscontri all’Ufficio stranieri della Questura, ma è certo che entrambi erano in Italia con permesso per lavoro e facevano gli operai.

È stato un conoscente a dare l’allarme, un giovane africano appena arrivato da Roma che intorno alle 9,30 aveva appuntamento con Mohamed Diallo: ha bussato ripetutamente, poi preoccupato è entrato in un bar e ha chiamato i carabinieri. I militari hanno trovato Mohamed Diallo riverso sul letto, nel sangue, ormai senza vita.

A terra, a poca distanza, c’era Abdullaie Diallo: aveva una ferita all’addome, vistosi tagli su entrambe le braccia e alle mani, era sotto shock e non riusciva a parlare. Ricoverato ai Riuniti, le sue condizioni sono apparse meno di gravi di quanto inizialmente ipotizzato: è ricoverato, sotto stretto controllo medico, e piantonato dai militari dell’Arma.

È in stato di arresto con l’accusa di omicidio volontario. Secondo i primi accertamenti dell’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Silvia Russo, sarebbe il responsabile della morte di Mohamed Diallo. Non è ancora chiaro cosa sia accaduto in quell’appartamento di via Tremana: la porta era chiusa a chiave dall’interno.

Sarebbe stata una lite, questa mattina, all’origine dell’omicidio: in casa erano visibili i segni di una vivace colluttazione fra i due. Durante la lotta è spuntato un coltello: la lama ha colpito alla gola Mohamed che è morto dopo pochi minuti. Soltanto dopo aver ascoltato Abdullaie e con i risultati dell’autopsia sarà possibile chiarire i lati oscuri della vicenda: il pm trasmetterà nelle prossime ore gli atti al gip per la convalida dell’arresto.

(11/07/2003)

Su L’Eco di Bergamo del 12 luglio 2003

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