In città debutta il modulo F24

Sono circa 200 i comuni italiani, per un totale di circa 8,5 milioni di abitanti (tra i quali quelli di Bergamo città), dove quest’anno sarà possibile pagare l’Ici con il modulo F24, il cosiddetto «versamento unificato» che può essere utilizzato anche per pagare altri tributi, a partire dall’Irpef, ed eventualmente per fare compensazioni tra crediti e debiti fiscali e previdenziali.

È dal giugno 2002 che l’Agenzia delle Entrate, il braccio operativo per il fisco del ministero dell’Economia, ha introdotto la possibilità di versare l’Ici tramite il modello di pagamento unificato F24, purché il Comune abbia stipulato un’apposita convenzione con l’Agenzia. Ai capoluoghi che avevano stipulato l’accordo nel 2003 (tra cui Roma, Bologna, Verona, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Grosseto, Trento o Treviso) quest’anno si sono aggiunti altri Comuni (come Perugia, Bolzano, Agrigento, Forlì, Bergamo, Rimini, Rovigo, Frosinone, Genova e Firenze). Altra trattative sono in corso con altri Comuni, mentre da pochi giorni il modello F24, sempre dopo la stipula di una convenzione, può essere utilizzato anche per il versamento della Tosap e della Tarsu.

Il modulo, che viene utilizzato per pagare anche le altre imposte, ha tra le sue caratteristiche quello di essere totalmente gratuito per i cittadini, in quanto l’uso dell’F24 telematico consente di evitare il costo del servizio di versamento postale o bancario che è invece incluso nella modalità di pagamento tramite il tradizionale bollettino di conto corrente. Il modello telematico F24, inoltre, è l’unico strumento che permette di utilizzare un credito vantato nei confronti di una pubblica amministrazione per compensare debiti maturati con altre amministrazioni. Tale meccanismo ha quindi il vantaggio di annullare i tempi d’attesa per l’eventuale rimborso delle somme dovute.

Il sistema di versamento F24 dà dei vantaggi anche ai Comuni in termini di risparmio di costi e di tempo.

(09/06/2004)

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