Inaugurato il parco del nuovo ospedale Ora a Bergamo c’è anche un lago

Apre oggi la più grande area verde in città: 70 mila metri quadrati. Il bacino è in grado di contenere fino a 18 milioni di litri d’acqua

COME ERA, COME E’, COME SARA’: GUARDA LA GALLERIA FOTOGRAFICACon il taglio del nastro - alla presenza del sindaco Roberto Bruni, dell’assessore all’Ecologia Fausto Amorino e dell’assessore ai Lavori pubblici Carlo Fornoni, oltre che del progettista e direttore dei lavori Giuseppe Pasinetti - è stato inaugurato ufficialmente oggi il parco del nuovo ospedale di Bergamo. Attualmente, è l’area verde più grande della città: il parco è stato studiato per inserire l’ospedale e i suoi pazienti in un contesto verde, facendo da «barriera» rispetto all’Asse interurbano e creando una cornice di paesaggio piacevole completata dal lato opposto dalla visione di Città Alta.Una grande oasi contro il cementoI numeri sono ingenti: 70 mila metri quadrati di prati, cinque chilometri di vialetti, seimila esemplari di arbusti e 500 alberi d’alto fusto. Un’oasi in cui poter passeggiare ma ideale anche per gli amanti della bicicletta: il parco infatti è già raggiungibile dal centro città grazie al percorso protetto che arriva fino alla chiesa di Loreto, e di cui nei prossimi lotti è prevista la prosecuzione, che consentirà di superare la Briantea e la linea ferroviaria.Ma l’elemento caratterizzante del nuovo parco è dato sicuramente dalla presenza del lago, anche perché è il primo che la città di Bergamo possa vantare di avere sul suo territorio: 10 mila metri quadrati di superficie e un metro di profondità, il lago è in grado di tenere, in situazione di «riposo», fino a 10 milioni di litri d’acqua, ed è stato realizzato in modo da assorbire e trattenere altri otto milioni di litri in eccesso in caso di forti precipitazioni e temporali.La gestione dell’acquaNon è infatti soltanto l’estetica ad aver guidato i progettisti nella realizzazione di quest’opera, che è prima di tutto un’opera idraulica dettata dalla necessità di riorganizzare la gestione delle acque che si scaricano da tutta la città attraverso le rogge per arrivare in questa zona. Il lago è stato studiato per prevenire il rischio di esondazioni nel territorio da Treviolo a Dalmine e lungo la roggia Serio e le sue derivate. La struttura del lago consente infatti di sopportare un’eventuale piena arrivando da un metro a 1,8 metri di profondità, cioè da 10 a 18 milioni di litri d’acqua; gli otto milioni di litri in più consentono di ridurre la portata del lago dai 10 metri cubi al secondo all’ingresso fino a 2 metri cubi alla foce. Una «frenata» che consente al terreno e ai canali circostanti di assorbire meglio l’urto, evitando le esondazioni.Le caratteristiche del lago sono state studiate nei dettagli basandosi sulla media delle precipitazioni che si sono verificate negli ultimi 60 anni: l’obiettivo è quello di essere in grado di prevenire anche le calamità che capitano una volta ogni decenni, rendendo la struttura in grado di far fronte a tutti gli imprevisti. L’acqua del lago è costantemente ricambiata, filtrata e ossigenata grazie al posizionamento di un getto; questo favorirà la presenza della fauna tipica dell’ambiente lacustre (si possono già vedere carpe, anatre e cigni). Nei successivi lotti sono previsti altri due laghi a monte e l’ampliamento del parco; ingresso e parcheggio si trovano lungo la strada della Trucca, traversa di via Martin Luther King.(03/07/2008)

© RIPRODUZIONE RISERVATA