Incidenti, 50 morti in meno nel 2003 Sulle strade ritirate 5.351 patenti

Cinquanta morti in meno sulle strade nel 2003 rispetto al 2002, un notevole calo (- 662) anche dei feriti in incidenti stradali. La campagna per la sicurezza avviata nel 2001 dal prefetto di Bergamo, insieme alla patente a punti, ha portato a un risultato importante. Ma - conferma Cono Federico - non si può abbassare la guardia: bisogna proseguire sulla strada intrapresa, prevenzione e repressione, perché nel 2003 sulle strade della Bergamasca si sono comunque contate 96 vittime (una ogni 4 giorni) e 4.408 feriti. Nel 2002 i morti erano stati 146, i feriti 5.070; nel 2001 erano state 161 le vittime, 5.011 i feriti.

Nel 2003, sempre rispetto al 2002, per quanto riguarda i morti si è registrato un calodel 34 %, mentre il calo dei feriti è stato molto meno vistoso: - 13%. I risultati, comunque positivi, sono stati presentati questa mattina in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato, oltre al prefetto Federico, anche il colonnello Barbano dei carabinieri, il col. Piccinni della Gdf, il vicequestore Conti, rappresentanti dell’Aci, della polizia locale e provinciale. Le strade più a rischio in terra orobica sono nell’ordine la Villa d’Almè-Dalmine, la ex statale 525 Bergamo-Osio e la strada 671, cioè l’asse interurbano Curno-Seriate. Oltre alla prevenzione ha pesato sulla condotta degli automobilisti bergamaschi anche la repressione, attuata con costanza dalle forze dell’ordine. Un esempio nel numero di patenti ritirate: 2.309 nel 2001, 3.538 nel 2002, ben 5.351 nel 2003. I reati più contestati nel 2003 sono l’eccesso di velocità (1.401) e - fenomeno sicuramente preoccupante - la guida in stato di ebbrezza (1.392 patenti ritirate).

(4/2/2004)

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