Influenza, 1,4 milioni a letto
Ormai è piena epidemia

Il numero dei casi è iniziato rapidamente a salire da tre settimane, quando si è superato il valore soglia che segna l’inizio dell’epidemia, pari a 2,57 casi per mille assistiti.

Sono già 1,4 milioni gli italiani messi a letto finora dall’influenza, di cui 387.000 nell’ultima settimana tra il 18 e 24 dicembre. Il numero dei casi è iniziato rapidamente a salire da tre settimane, quando si è superato il valore soglia che segna l’inizio dell’epidemia, pari a 2,57 casi per mille assistiti. Lo segnala l’ultimo bollettino Influnet dell’Istituto superiore di sanità (Iss).

L’aumento è stato brusco a partire dall’inizio di dicembre, tanto che da 2,6 casi si è passati a 4,26 la settimana seguente e ora a 6,39. Il picco di casi finora si ha sotto i cinque anni, dove si osserva un’incidenza di 18,9 casi per mille assistiti, e nella fascia d’età tra i 5 e 14 anni, con 12,6 casi. Più contenuti i valori nelle fasce più adulte: 5,43 casi per mille nella fascia 15-64 anni e 2,78 casi negli anziani dai 65 anni in su. Le regioni dove l’influenza finora si è fatta sentire di più, con un’incidenza di almeno 7 casi per 1000 assistiti, sono il Piemonte, la provincia autonoma di Trento, l’Emilia-Romagna, la Toscana, il Lazio e la Calabria.

L’andamento di questa epidemia influenzale, rileva l’Iss, ricalca, almeno per ora quello osservato nella precedente stagione 2016-2017. Al momento, secondo le prime rilevazioni fatte dal Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), stanno circolando i virus A(H3N2) e B/Yamagata viruses, già presenti nella passata stagione influenzale. Ciò significa che una buona parte della popolazione dovrebbe essere già protetta e che anche il vaccino dovrebbe offrire una buona copertura. Tuttavia non è ancora possibile fare previsioni sull’intensità o sul picco dell’epidemia influenzale in Europa, nè si può escludere la comparsa di varianti del virus, che possono avere conseguenze pericolose per gli anziani.

A predominare è il virus di tipo B (61%) su quello di tipo A (39%). Dal 2009, anno della pandemia influenzale, il virus di tipo B è circolato ogni 2-3 anni, anche se tende ad avere generalmente il suo picco un pò più tardi rispetto ai virus di tipo A. In Europa la soglia epidemica per la stagione influenzale è stata superata al momento in 11 Paesi (Austria, Croazia, Danimarca, Francia, Italia, Ungheria, Norvegia, Polania, Portogallo, Spagna e Gran Bretagna), due settimane più tardi rispetto alla scorsa stagione, ma comunque nello stesso periodo di tutte le epidemie influenzali dal 2010-2011 in avanti.

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