Influenza, salgono i costi delle imprese

Bergamo è al terzo posto nella speciale classifica delle province lombarde più «colpite» dai costi dell’influenza primaverile, secondo la stima della Camera di Commercio di Milano che considera i lavoratori costretti a letto dal virus. In particolare sono stati persi 940 mila euro in corrispondenza di 13.800 giornate lavorative saltate. In Lombardia complessivamente i costi per le imprese sono lievitati del 20% rispetto al 2007.In particolare, la ricerca ha preso in esame un periodo di cinque settimane, quello cioè compreso tra il 3 marzo al 13 aprile, registrando che su un valore di oltre 8 milioni e mezzo di euro, l’influenza «primaverile» è costata oltre un milione e mezzo di euro in più dell’anno precedente, e quasi un quinto del totale italiano, pari a 42 milioni di euro. In cinque settimane sono stati circa 126.000 i giorni persi per malattia in tutta la Lombardia. Questi dati considerano gli occupati lombardi costretti a letto, tra imprenditori e lavoratori, per una media di tre giorni di convalescenza a testa ed escludono il costo del weekend.
Nella classifica considerando gli addetti influenzati, Milano è prima, con un costo di oltre 3 milioni e mezzo di euro e 53 mila giorni di malattia. Seguono Brescia (circa 1 milione di euro per 15.400 giorni persi) e Bergamo.

(29/04/2008)

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