Jogging, una passione in crescitaCorrere fa bene e costa poco

Sarà l’effetto di emulazione nei confronti del recordman Usain Bolt, che a Pechino ha reso la corsa un gioco da ragazzi, sarà che i bergamaschi si son fatti due conti in tasca e nei buoni propositi per il dopo-vacanze hanno eliminato le spese non primarie. Sta di fatto che in molti hanno indossato un paio di scarpette e si sono spinti verso Città Alta. Per correre. Non solo verso Città Alta, ma anche e soprattutto nei parchi cittadini, è sempre più facile incontrare gente che corre, che fa jogging: studenti, impiegati, liberi professionisti in pausa pranzo e il fine settimana, gente di mezza età. La vita costa cara e si tagliano le prime spese meno primarie. In fondo correre è uno degli sport più completi, soprattutto per tutti quelli che ci abbinano qualche esercizio a terra e l’immancabile stretching.«La sensazione che i runners siano cresciuti nella partecipazione alle gare non competitive della nostra provincia è effettiva - commenta Gregorio Zucchinali, segretario dei Runners Bergamo - e anche la nostra società, che raccoglie agonisti, negli ultimi tempi ha avuto un ottimo incremento: può trattarsi di bergamaschi che hanno iniziato a correre per caso, magari proprio per l’economicità di questo sport e per i benefici che apporta, e che poi hanno scoperto la loro predisposizione e interesse per correre sempre di più». È anche vero che la corsa è uno sport radicato nella nostra provincia: «Bergamo come Fiasp (Federazione italiana amatori sport per tutti, ndr) muove oltre 150 mila persone all’anno - commenta Renzo Danesi, presidente del Comitato provinciale della Fiasp - e in particolare negli ultimi tempi sono aumentati i giovani che corrono con noi. Sono inoltre cresciute le manifestazioni, oltre 200 l’anno, e con 1,5-3,5 euro il runner corre con il "sostegno" dei ristori e con tanto di premio che solitamente è una sacco di prodotti alimentari». Ossia corri e ti tieni in forma nel modo più economico e ti regalano pure la pasta e il formaggio. «È vero, i giovani sono aumentati - commenta anche il presidente provinciale del Csi Vittorio Bosio –, e magari centra anche il portafogli. Quello che è da segnalare è che, oltre alla voglia di correre, c’è anche quella di stare insieme e di fare gruppo».(11/10/2008)

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