Kohl a Dalmine: l’Europa non dimentichi le radici cristiane

«Non si può pensare a una Costituzione europea che non faccia riferimento alle comuni radici cristiane». Così l’ex cancelliere tedesco Helmut Kohl, intervenuto venerdì pomeriggio al convegno annuale organizzato dalla Miro Radici AG che si è tenuto nell’aula magna della Facoltà di ingegneria e dedicato al tema «Europa: strategie di crescita in un mondo che cambia», moderato da Vittorio Feltri.

Di Europa Kohl ha parlato a tutto campo durante il suo intervento, davanti a una platea in cui al fianco di Miro Radici sedevano tra gli altri Rocco Buttiglione, Antonio Marzano, Carlo Pesenti, Gianantonio Arnoldi e Savino Pezzotta.

In questi giorni - ha detto lo statista tedesco - si sta discutendo della costituzione: gli scettici sono molti. Ma è da quando è nata l’Europa - ha sottolineato - che si parla solo di problemi: nonostante tutto si è arrivati all’Euro e alla stesura della Costituzione. «Alla fine - ha ricordato - hanno sempre avuto ragione i visionari».

Stretta di mano tra Helmut Kohl e Miro Radici (foto Colleoni)

È proprio la moneta unica - secondo Kohl - a rendere irreversibile il concetto stesso di Europa: indietro insomma non si torna, e l’ex cancelliere è convinto che nel 2010 l’euro si potra spendere anche a Londra.

A proposito dell’allargamento dell’Europa Kohl ha sottolineato che l’«espansione» va vista anche con un’ottica di solidarietà verso i paesi arretrati che non hanno colpa degli strascichi che stanno pagando dopo mezzo secolo di comunismo.

E sulla politica estera Kohl è categorico: l’Europa deve averne una sola, e non deve dimenticare l’antica amicizia transatlantica con gli Stati Uniti.

(12/12/2003)

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