La libreria presa d’assalto
Folla per i consigli del dottor Mozzi

La libreria, la domenica pomeriggio, apre alle 15. L’incontro è alle 17. Già dalle 14 c’è gente fuori ad aspettare. Negli ultimi 15 giorni sono arrivate almeno trenta telefonate al giorno.

Vogliono sapere se «lui» arriva davvero, se è davvero «lui», se si può prenotare un posto, avere un incontro privato. Alle 15 di domenica 15 marzo il primo piano della Ibs.it, via XX Settembre, dove si svolgono le presentazioni dei libri, è già pieno di gente, i posti a sedere immediatamente occupati. Quando l’incontro inizia, in anticipo, poco dopo le 16,30, è davvero difficile contare i presenti: in piedi, seduti per terra, stipati sulle scale, al piano inferiore dove c’è comunque diffusione acustica. A occhio, 400-500 persone. Uno sproposito per una presentazione di libri.

Il fatto è che il dottor Piero Mozzi, da Mogliazze, nel Piacentino, non presenta solo la sua Agenda, o «La dieta del dottor Mozzi», o i due volumetti de «Le ricette del dottor Mozzi». Offre consulti gratuiti. Sentiti gruppo sanguigno, problemi di salute, dati generali del paziente, propone la dieta del caso. Per guarire solo con un’alimentazione adeguata. Ricetta semplice, ma quella di Mozzi è anche molto contestata nel mondo medico, e non solo.

Comunque sia, più o prima che il fatto (fenomeno) dietologico, spicca il fatto sociale, antropologico, se non sciamanico. «La dieta del dottor Mozzi» ha venduto, fonte l’autore, 300 mila copie in tre anni. Nonostante che l’editore, la cooperativa Mogliazze, sia minuscolo, e i grandi media di Mozzi e dei suoi libri e presentazioni non si siano, praticamente, mai occupati.

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