La Lombardia lancia una campagna contro il morbillo

Un libretto di programma vaccinale, d’ora in poi sarà l’arma più efficace in Lombardia - dopo la vaccinazione - per combattere il morbillo. Il volumetto, che viene consegnato ai genitori alla nascita del figlio o alla prima vaccinazione, spiega anche le scadenze e i vantaggi di tutte le vaccinazioni disponibili. Non solo, ma consentirà di fare le vaccinazioni in tutte le Asl della Regione, e non solo in quella dove si risiede.

Informando i genitori, si pensa di arrivare all’obiettivo più importante: vaccinare dal morbillo il 95% dei bambini (ora in Lombardia è vaccinato l’82%, contro il 90% di Friuli Venezia Giulia, Toscana e Veneto), per debellarlo entro il 2007, come chiede l’organizzazione mondiale della Sanità. In Lombardia questo significa vaccinare dal morbillo i circa 75 mila bambini che nascono ogni anno (il vaccino si fa intorno al 12/mo-15/mo mese di vita), e quelli fra i 6 e il 14 anni. In tutto circa 600mila persone nei prossimi tre anni con una spesa di 4,8 milioni di euro totalmente a carico della Regione (il costo di un vaccino è di circa 8 euro).

Perchè questa campagna sulla vaccinazione? Lo spiega spiega Alessandro Lizioli dell’ Unità di prevenzione della direzione Sanità Lombardia, secondo cui «costa meno prevenire che curare le complicanze dovute all’insorgere della malattia». Per tutte le vaccinazioni, infatti, si spendono circa 30 milioni di euro all’anno, mentre la spesa farmaceutica supera i quattro miliardi.

Un bambino col morbillo su dieci rischia l’otite - spiega -, uno su venti la polmonite, uno su 1.500 l’encefalite e uno su quattromila la morte. Ma sono ancora molti i genitori che non si fidano della vaccinazione, la considerano pericolosa: il dato principale è che a non vaccinare i figli sono soprattutto i genitori laureati, il 27% contro il 10% dei non laureati. Eppure ogni anno nel mondo si ammalano di morbillo 30 milioni di persone e di queste 800mila muoiono. Nel 2002 in Italia i malati sono stati 30mila, si pensa un migliaio in Lombardia, e di questi otto sono morti. Tutti bambini.

(19/01/2004)

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