La Montelungo va, i Riuniti pure
Ora avanti con le altre sfide - Sondaggio

Da Sant’Agata a Porta Sud passando per lo stadio, il palazzetto, il Centro servizi e l’ex Diurno. Carrellata dei nodi irrisolti della città.

La Montelungo e i Riuniti che si avviano (salvo sorprese strada facendo) verso un’evoluzione positiva. Una cordata del settore alberghiero interessata alle sorti del complesso di Sant’Agata e di riflesso anche del Carmine. Dopo anni di difficili tentativi e false partenze in serie qualcosa si muove sul versante dei grandi contenitori cittadini in attesa di contenuto. Qualche tassello importante che comincia ad andare al suo posto in una partita ancora tutta da giocare.

Ma quali restano i nervi scoperti di Bergamo, i luoghi sul quale giocare la partita del futuro? Ne proponiamo alcuni. Porta Sud è di gran lunga la sfida più ambiziosa e probabilmente più difficile sul tavolo: un’area che nella sua porzione principale si estende dalla stazione al campus scolastico di via Gavazzeni, passando per gli insediamenti (ormai di archeologia industriale) produttivi di via Bono e David. Progetti molti, tentativi pure, risultati zero. La Bergamo del futuro non può non passare da qui.

Sullo stadio si sono scritte paginate d’inchiostro e consumati fiumi di parole. Dopo ipotesi in serie di impianti nuovi l’orientamento prevalente è ora quello di un restyling in loco. Nel cassetto dell’Atalanta c’è già il progetto pronto: quattro gradinate coperte all’inglese (quindi senza elementi angolari di raccordo) e una copertura continua di forma ovale a dare un senso di unitarietà al complesso. Che sarà caratterizzato da un corpo panoramico in vetro sul versante della tribuna centrale, con vista mozzafiato su Città Alta. A Palafrizzoni attendonono notizie.

C’è poi la partita del palazzetto dello sport. Già con l’amministrazione Tentorio era stata presentata un’ipotesi di Parco dello sport small in quel di Grumello del Piano. L’ipotesi potrebbe essere ancora valida, con tutte le incognite del caso. Un nuovo impianto avrebbe come riflesso la scelta di una destinazione diversa per quello attuale di piazzale Tiraboschi: in una recente puntata di «Bergamo in diretta» il sindaco Giorgio Gori ha abbozzato funzioni differenti per la struttura, anche di natura espositivo-museale. Da non scartare.

L’ex Diurno non si vede ma c’è. Abbandonato da decenni, potrebbe avere un ruolo decisivo nel rilancio del centro. Ammesso che una struttura completamente sotterranea possa avere un suo appeal, ma con un progetto ad hoc potrebbe rivelarsi una sorpresa.

Spostando l’occhio più sulla periferia, al confine con Azzano San Paolo resta in eterna attesa il destino del Centro servizi del ministero delle Finanze. Abbandonato da 20 anni e mai aperto è una struttura immensa ormai completamente devastata e saccheggiata. Sorvolando sull’incredibile spreco, va rilevata la totale assenza di prospettive, anche alla luce dei vincoli del Piano di sicurezza aeroportuale.

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