La pausa caffè migliora il lavoro
Decisiva per un italiano su 2. Ma il capo...

Per un Italiano su due la pausa è fondamentale: il 25% vorrebbe che fosse maggiormente riconosciuta dal datore di lavoro. Solo il 17% non la ritiene necessaria.

La pausa caffè è fondamentale, imprescindibile per riprendere con più slancio la propria giornata professionale. Ne è convinta la stragrande maggioranza dei lavoratori italiani che hanno partecipato all’ultimo sondaggio di Openjobmetis, lanciato sul sito www.openjob.it. L’Agenzia per il Lavoro con sede centrale a Gallarate ha infatti chiesto ai propri lettori web se ritengono che la pausa al lavoro sia importante: ha risposto sì oltre l’80%.

Gran parte degli oltre 1000 votanti, ha quindi sottolineato l’importanza di staccare qualche minuto per riposare la mente e riordinare le idee, confermando così i risultati di numerosi studi condotti a tal proposito: tra i più rilevanti, ricordiamo l’indagine coordinata da Lila Davachi del dipartimento di Psicologia della New York University che evidenzia come «tutte le piccole pause che si riescono a prendere nel corso dell’attività lavorativa o di studio, favoriscono l’apprendimento e la memorizzazione di ciò che si è appena incamerato nel cervello».

Come dicevamo, l’83% dei votanti non ha dubbi e alla domanda «Far pausa sul lavoro: è importante?» risponde con un deciso sì, sottolineando come quanto sia decisivo staccare, anche per pochi minuti, per poi riprendere con profitto il proprio lavoro. Il 50% riconosce il valore della pausa, ma per loro sono «sufficienti solo 5 minuti per un caffè».

Tra i tanti votanti che riconoscono il «potere rigenerante» del break, il 25% è convinto che il valore della pausa «non è abbastanza riconosciuta dal datore di lavoro». L’8%, infine, ha manifestato un’esigenza ancor più forte, affermando che «sarebbe bello potersi distrarre con un’attività più ricreativa in uno spazio dedicato».

C’è però anche un rilevante numero di votanti, il 17%, che non considera i momenti di relax fondamentali e produttivi. Per loro è quindi preferibile l’opzione «non perder tempo per concludere prima il mio lavoro». In definitiva, il sondaggio rivela quanto i lavoratori italiani, da Varese a Catania, apprezzino e riconoscano il valore delle pause nelle dinamiche della quotidiana vita professionale. Le donne costituiscono la parte più rappresentativa di votanti, oltre il 73% di un panel composto, per l’83%, da persone in possesso di un titolo di studio pari o superiore al diploma.

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