Ladri acrobati a Treviglio
Fermati due pronti a imbarcarsi

Sarebbero tra gli autori dei numerosi furti in appartamento avvenuti nelle scorse settimane nella zona della Bassa Bergamasca. Nella giornata di domenica 29 dicembre la polizia ha fermato E.A., di 25 anni, e suo fratello di 17 anni mentre si stavano imbarcando su un traghetto diretto a Durazzo.

Sarebbero tra gli autori dei numerosi furti in appartamento avvenuti nelle scorse settimane nella zona della Bassa Bergamasca. Nella giornata di domenica 29 dicembre la polizia ha fermato E. A., di 25 anni, e suo fratello B. A., di 17 anni, mentre si stavano imbarcando su un traghetto diretto a Durazzo.

Il 25enne è stato colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Bergamo. L’uomo, al momento dell’arresto, era in compagnia del fratello minorenne ed entrambi erano intenzionati a rientrare in Albania.

L’albanese è stato quindi sottoposto a perquisizione personale, attività estesa anche al fratello minore: entrambi sono stati trovati in possesso di svariati gioielli, (accendino in oro, tre anelli con pietre preziose, tre collane due bracciali e ciondoli vari), nonché di alcuni passaporti - per i quali era stata formalizzata regolare denuncia di furto, da parte dei legittimi proprietari -, 2 cellulari e la somma complessiva di euro 3.500,00 in contanti.

Dai primi accertamenti, la polizia ha accertato che i due farebbero parte di un’associazione finalizzata al furto all’interno delle abitazioni, dove accedevano attraverso spericolate acrobazie, dopo essersi arrampicati dai tubi delle acque piovane e del gas. Furti che si sarebbero estesi su tutta la Bergamasca negli ultimi mesi, e in particolare sul territorio di Treviglio. Si ipotizza quindi che i due fratelli facciano parte della cosiddetta «Banda dei ladri acrobati»: sono stati quindi denunciati per il reato di ricettazione e, il materiale rinvenuto, sottoposto a sequestro.

Il risultato premia il lavoro investigativo della polizia del commissariato di Treviglio coordinata dal commissario Angelo Lino Murtas. Ulteriori indagini in corso, anche grazie all’opera della Scientifica che ha esaminato vari reperti nelle case svaligiate.

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