Ladro ucciso, parla il pensionato
«Dormo con la pistola sul comodino»

Francesco Sicignano, pensionato di 65 anni ora indagato per omicidio volontario dopo aver sparato a un ladro in casa, rompe il silenzio.

«Il problema qui non sono solo io, siamo tutti – ha sentenziato –. Perché qui una volta dormivamo con le porte aperte. Dal 2008 ho cominciato a dormire con la pistola sul comodino».

Si rammarica per «quello che è successo, perché effettivamente è sempre un ragazzo di 22 anni», ma sostiene anche che bisognerebbe «dare 25 anni» a chi ruba in casa, “perché non è un furto, ma uno stupro psicologico». Nel frattempo sono concentrate nella Bassa bergamasca, in particolare nella zona di Antegnate, le ricerche dei due complici del ventiduenne albanese – Gjergi Gjonj, che abitava a Trezzo – ucciso nella notte tra lunedì e martedì a Vaprio durante un furto nella casa di Sicignano.

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