Lampioni a basso consumo il Comune risparmia sulla luce

In tempi di bollette alle stelle, anche il Comune di Bergamo si attrezza per ridurre consumi e costi dell’energia. A partire dall’illuminazione pubblica. I 17 mila punti luce attualmente presenti lungo le vie cittadine coprono una rete di 270 chilometri, con una frequenza di un lampione ogni 14 metri. Numeri che, se si pensa al conto da pagare, potrebbero far spavento. Ma Palafrizzoni ha studiato le modalità per contenere i costi: al ritmo di circa 700 l’anno, le antiquate e dispendiose lampadine a incandescenza e quelle ai vapori di mercurio stanno lasciando spazio a opzioni che garantiscono una più alta efficienza.«I lampioni con vapori di sodio ad alta pressione che stiamo progressivamente introducendo permettono di avere più luce con minori consumi – spiega l’assessore all’Ecologia Fausto Amorino –. A fine 2007 ne avevamo ormai più di 10 mila in città. Se si prosegue a buon ritmo con le sostituzioni, nel giro di tre o quattro anni il parco luci urbano sarà totalmente rinnovato». E i risultati in termini di risparmio già si vedono. Nonostante aumentino i punti luce, l’andamento dei consumi elettrici relativi a lampioni e affini ha registrato un discreto calo: dai 9,8 milioni di kilowattora fatturati nel 1994 si è passati ai circa 8 del 2007, quasi 2 milioni in meno. I punti luce più moderni in città sono quelli scelti per la ciclovia del Morla: lampioni di forma squadrata, che riducono al minimo la dispersione di energia e si spengono automaticamente all’una di notte, quando a nessuno verrebbe in mente di passeggiare lungo la greenway.Il miglioramento dell’efficienza dell’illuminazione pubblica è uno degli obiettivi previsti nel Piano energetico di Palafrizzoni, ancora in fase di definizione, che sarà inserito nel Piano di governo del Territorio. «Il piano, che non è obbligatorio, ci offre l’occasione per riunire in un unico documento le azioni già intraprese e gli indirizzi per il futuro in favore del risparmio energetico», spiega Amorino. Nel fascicolo confluiranno il nuovo regolamento edilizio, che impone la costruzione di edifici ad alta efficienza e bassi consumi, l’estensione della rete del teleriscaldamento, l’incentivazione della mobilità alternativa e il potenziamento del trasporto pubblico. Tra le novità, anche la proposta di introdurre lampadine a led nei 126 punti semaforici cittadini. Sul fronte del riscaldamento, invece, le spese per gli edifici comunali sono in leggero calo: si è passati dai 4,9 milioni del 2006 ai 4,7 del 2007. A incidere sui costi sono soprattutto scuole, teatri e mostre. Scende di 35 mila euro anche la cifra pagata per l’energia elettrica, che nel 2007 si è attestata a quota 1.715.000 euro. (13/07/2008)

© RIPRODUZIONE RISERVATA