«Ti rivedo gioiosa saltellare»
Papà Alberto ricorda la piccola Eli

«Continuo a rivederti gioiosa saltellare intorno a me»: Alberto Calderoli, straziato dalla morte della moglie Alessia e della figlioletta Elisa, scrive ancora sul suo profilo Facebook e ricorda i tanti «quando» che le ha regalato la piccola Eli, che aveva 18 mesi.

«Continuo a rivederti gioiosa saltellare intorno a me»: dopo aver espresso on-line nella scorsa notte tutta la sua commozione per aver visto la moglie Alessia e la figlioletta Elisa, ora nella camera ardente a Monterosso («Sono riuscito a salutare con un bacio Elisa ed Alessia che sembravano dormire in pace, ho potuto toccare e baciare la mia scricciolina per l'ultima volta tra mille lacrime insieme ai nonni»), Alberto Calderoli, straziato dalla morte dei suoi due amori, giovedì 25 aprile ha scritto ancora sul suo profilo Facebook ricordando i tanti «quando» che le ha regalato la piccola Eli, che aveva 18 mesi. Ecco la sua tenera lettera.

«Continuo a rivederti gioiosa saltellare intorno a me, quando giocavamo a nascondino sotto il tavolo e in cucina e ferma dicevi cu'-cu' con il tuo sguardo vivo e furbo e partivi correndo felice per un altro nascondiglio,
quando mi aiutavi a riordinare la spesa a tuo modo tirando fuori dalle buste un prodotto alla volta, dandogli un nome e tutta indaffarata lo posizionavi nel frigo con attenzione ti giravi e dicevi guardandomi ''a posto'' ripartendo per un altro prodotto,
quando ti svegliavi la mattina sganciavi un sorriso di gioia e giocavi con il pinguino "ghli-ghli" e con il tuo "BA", cagnolone di peluche amico di tante avventure,
quando mi facevi tutte le facce al vetro della finestra e ripetevi i versi degli animali ridendo,
quando infilavi le mie scarpe di trenta numeri più grandi e cercavi di camminare tutta orgogliosa,
quando cercavi di aiutarmi con il cacciavite ad aggiustare qualcosa,
quando stanca al parco mi correvi in contro per saltare in braccio,
quando ti ho portato un passeggino e correvi in giro spingendo ridanciana il tuo "bimbi" e se si capottava chiedevi aiuto disperata per il bimbi,
quando giocavamo a palla sul terrazzo e non riuscivi a fermarti un secondo,
quando saltavi con un acrobata sul letto guardantoti allo specchio gridando di gioia,
quando ti rotolavi teneramente nella tua copertina mordendola per la tua ''nanna'',
quando ad ogni gradino dovevi arrampicarti,
quando abbiamo fatto tutti gli otto piani di rampe di scale in su e in giù due volte perché fuori c'era la neve...,
QUANTI QUANDO MI HAI PERMESSO DI GODERE CON TE PICCOLA MERAVIGLIA CE NE SONO MILLE E PIU' SONO TUTTI CON ME DA LASSU' CE NE SARANNO TANTI ALTRI CHE MI AIUTERAI A VIVERE SEMPRE CON QUELL'ALLEGRIA PURA E TRASCINANTE.
GRAZIE ELISA»

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