Le Apt provinciali vanno in pensione

E’ cominciato il conto alla rovescia per le Apt provinciali della Lombardia. Istituite nel luglio 1986, le Aziende di Promozione Turistica, compresa quella di Bergamo, stanno per essere abolite da una legge regionale che dovrebbe essere approvata dal Pirellone prima di Pasqua. Appena approvata la nuova legge, l’Apt avrà un commissariamento di tre mesi, poi le competenze passeranno alla Amministrazione provinciale. Pertanto, è molto probabile che da settembre l’Apt di Bergamo non esisterà più.

Con l’abolizione dell’ente, passeranno alla Provincia, insieme alle competenze, anche gli undici dipendenti dell’Apt. La stessa sede – il piano terra della elegante palazzina di viale Vittorio Emanuele – diventerà di proprietà della Amministrazione provinciale. All’ente di via Tasso verranno girati dalla Regione i finanziamenti che attualmente tengono in vita l’Apt bergamasca: poco più di 500 mila euro l’anno, per l’esattezza 559 mila euro. Il disegno di legge regionale prevede il mantenimento sul territorio delle strutture di informazione e accoglienza turistica, i cosiddetti Iat, che sono emanazione diretta dell’Apt. A Bergamo e provincia ne sono attualmente in funzione nove (quello di vicolo Aquila Nera, in Città Alta, è aperto tutti i giorni dell’anno).

(27/03/2004)

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