Le idee dei 6 candidati sindaco
Il tema caldo è quello della casa

Tenere insieme i sei candidati sindaco non è cosa semplice. Anche perché l’obiettivo del confronto all’oratorio di Santa Caterina, organizzato dalla curia e dalla consulta diocesana delle aggregazioni laicali a conclusione del percorso «Governo locale, bene comune», è alto.

Tenere insieme i sei candidati sindaco non è cosa semplice. Lo mette in premessa il caporedattore de L’Eco Andrea Valesini, moderatore della serata. Anche perché l’obiettivo del confronto all’oratorio di Santa Caterina, organizzato dalla curia e dalla consulta diocesana delle aggregazioni laicali a conclusione del percorso «Governo locale, bene comune», è alto: non solo «dare risposte concrete, ma delineare uno sguardo di senso, che sostenga la futura amministrazione», spiegano nell’introduzione Rosa Gelsomino, presidente Acli, e don Cristiano Re, direttore dell’ufficio per la pastorale sociale e del lavoro della diocesi.

Insomma, qual è l’idea di città delle forze in campo alle elezioni del 25 maggio? Il cineteatro è pieno di giovani e famiglie, i posti non bastano. Gli interventi (oltre due ore sui temi dell’abitare, delle generazioni e delle fragilità) vengono seguiti con partecipazione, anche con bisbigli di dissenso e applausi di condivisione. Anche perché le schermaglie, tra gli aspiranti a Palafrizzoni, non mancano.

L’accessibilità alla casa è per tutti un punto centrale, e il tema dell’abitazione si inserisce in quello più ampio dell’urbanistica. Non è più tempo di nuove costruzioni. Le parole d’ordine sono : riuso delle aree dismesse e stop al consumo di suolo. «La bellezza di Bergamo è anche la sua sobrietà, lo stile dei suoi quartieri», dice il grillino. Per il candidato del centrosinistra «è l’equilibrio tra natura e interventi umani, la loro estetica. Da qui dipende anche l’attrattività turistica». Il sindaco uscente annuncia che «il Pgt verrà tagliato di altre volumetrie, per evitare altre ex Enel, via Autostrada o ex Sace». L’esponente di «Cambia Bergamo» è paladino della «quotidianità, fatta di attenzione per le periferie, le strade, le scuole»; mentre «L’altra Bergamo» è per «la valorizzazione dei luoghi d’interesse». Isnenghi vuole risvegliare «le idee dei giovani».

I candidati sindaco hanno anche annunciato la prima azione amministrativa in caso di vittoria. Tentorio: «Fare in modo che la burocrazia non la faccia troppo da padrona dicendo tutti i sì possibili per dare risposte concrete alla città». Gori: «Aprire l’ufficio di progettazione europea per accedere ai fondi che non sono mai stati cercati». Zenoni: «Istituire un tavolo permanente di ascolto dei quartieri con una nuova assemblea dei cittadini». Gargano: «Sistemare i 250 alloggi comunali attualmente in disuso per darli a chi ha bisogno». Isnenghi: «Rendere più efficiente la macchina amministrativa per portarla al top». Palermo: «Tagliare la spesa pubblica improduttiva con una Giunta al massimo di sei assessori».

Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 7 maggio

© RIPRODUZIONE RISERVATA