Le moto e l’aggressione a Palazzago
«È importante continuare a collaborare»

«È nell’interesse di tutti continuare a collaborare. Permette anche a noi di miglioraci», è l’invito del presidente del Moto club Bergamo Andrea Gatti dopo l’aggressione di Palazzago.

Qui domenica un attivista del Wwf è stato aggredito e derubato mentre cercava di documentare con la sua videocamera gli «effetti» delle moto sul percorso del «Memorial Zanchi».

Del resto proprio le osservazioni degli ambientalisti avevano «aggiustato» il tracciato della sesta prova del Campionato italiano regolarità, che domenica ha attraversato cinque comuni della Valle Imagna.

Lo ricorda Roberto Moneta, esponente di «Orobievive», il coordinamento delle associazioni e dei cittadini per la tutela e la valorizzazione dei territori di montagna, impegnato nei giorni scorsi con Sergio Del Bello, vittima dell’aggressione, a tenere monitorate le zone toccate dalla gara: «Grazie alle nostre segnalazioni sono stati ridotti i tratti di sentiero “sensibili” del Burligo ed è stata tolta tutta la parte vincolata di Pontida».

Il sindaco di Palazzago Michele Jacobelli ha condannato «senza remore» l’aggressione. «Abbiamo parlato della questione delle moto, convenendo che il problema non sono tanto le gare quanto gli “abusivi”».

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