Lega, Salvini tuona ad Alzano:
«Sarà un ottobre molto caldo»

Salvini, circondato sul palco dai giovani padani che hanno presidiato la Cà Matta, comincia dalle banche: «Mi piacerebbe che nel 2015 fossero loro e non i cittadini italiani a fare la fame». È un passo del discorso del segretario federale della Lega alla BerghemFest di Alzano.

Non hanno gradito i leghisti bergamaschi la constatazione, pubblicata ieri dal nostro giornale, che la Bèrghem Fest negli ultimi anni ha registrato una diminuzione di partecipanti.

Un dato di fatto, come lo è raccontare che sabato sera Matteo Salvini ha «acchiappato» decisamente più di Umberto Bossi e Roberto Calderoli. Ad attendere, per oltre un’ora e mezza, il segretario federale alla fine ci sono almeno 600 persone.

Salvini, circondato sul palco dai giovani padani che hanno presidiato la Cà Matta, comincia dalle banche: «Mi piacerebbe che nel 2015 fossero loro e non i cittadini italiani a fare la fame».

Sul futuro del centrodestra rimane piuttosto vago: «Con Alfano nisba, con Forza Italia dipende. Ci alleeremo solo con chi crede nella libertà e si occuperà seriamente delle questioni del lavoro. È evidente che non potrà essere Renzi».

Su come trovare i soldi, ad esempio per pagare gli asili nido dei figli degli italiani doc, Salvini ha le idee chiare: «Chiudiamo il progetto Mare nostrum su cui alcune pseudo associazioni di volontariato stanno lucrando. E poi tassiamo la prostituzione e riapriamo le case chiuse». Infine: «Sarà un ottobre caldo, non accetterò contestazioni dai militanti. Chi non è d’accordo, fuori».

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