Legali e tecnici di Gori in Comune
Giù la veranda, ma servirà tempo

L’abuso è stato ammesso, ma per la rimozione della veranda e delle opere minori ravvisate durante l’ispezione della polizia locale potrebbero servire un paio di mesi. Partirà comunque d’ufficio la denuncia in Procura: diversamente Palafrizzoni si renderebbe responsabile di omissione d’atti d’ufficio.

Abuso ammesso, come del resto aveva già indirettamente fatto con il comunicato stampa di martedì 13 maggio: la veranda oggetto del contendere tra Comune e Giorgio Gori, con il decisivo (e interessato...) interessamento elettorale della Lega verrà abbattuta.

Non in tempi brevissimi , pare, considerato che ieri nell’incontro del pomeriggio di mercoledì 14 maggio a Palazzo Uffici tra i progettisti e il legale di Gori e i tecnici di Palafrizzoni, si sarebbe parlato della necessità di un paio di mesi per completare le operazioni sulla casa di Gori, in via Porta Dipinta. Che non riguardano solo la rimozione della veranda con serramenti in metallo e vetro, ma anche una casetta di legno per gli attrezzai (nascosta da una siepe) e un bersò coperto di rose rampicanti. Opere minori ma necessitanti di autorizzazione comunale, come hanno rilevato gli agenti della polizia locale nel sopralluogo di lunedì 12 maggio.

Di certo Gori non farà opposizione, come aveva già preannunciato, perché un contenzioso con il Comune lo renderebbe incompatibile con la carica di sindaco. E altrettanto certamente la denuncia in Procura partirà d’ufficio: diversamente Palafrizzoni si renderebbe responsabile di omissione d’atti d’ufficio.

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