Legambiente: la Brebemi non è ancora partita ed è già da rifare

Il cantiere della Brebemi non si è ancora aperto ed affiorano i primi intoppi. Quello sollevato da Legambiente sarebbe addirittura clamoroso. Dicono, infatti, gli ambientalisti che il tracciato della Brebemi, adottato dall’Anas, non si raccorda con quello della Tangenziale Est Esterna di Milano, suo naturale proseguimento. Dunque - concludono i legali dell’associazione riconosciuta dal Governo - «l’iter deve ripartire da capo». Insomma, tutto da rifare.

L’allarme lanciato da Legambiente è di quelli che farebbero rizzare i capelli anche a un progettista calvo: «Il progetto ufficiale della Brebemi - è detto in un comunicato - si incaglia a causa di grossolani errori progettuali. Le discrepanze tra Brebemi e Tangenziale Est Esterna stanno nell’innesto tra le due strade: il progetto della Tangenziale Est Est prevede che l’innesto con la Brebemi sia localizzato a Trucazzano, mentre il progetto ufficiale Brebemi lo prevede ancora a Melzo. Occorre, quindi, che Brebemi rifaccia il progetto ufficiale e sposti significativamente il tracciato verso Sud».

Se fosse solo così, non ci sarebbe niente di male a riprendere in mano gomma e matita per far combaciare i due tracciati. Solo che, a questo punto, verrebbero a cambiare anche gli interlocutori, perché i Comuni interessati al tracciato non sarebbero più gli stessi di prima: si sconfinerebbe nella provincia di Cremona, e cioè nel comune di Rivolta d’Adda. «L’iter delle autorizzazioni dovrà ripartire daccapo, come previsto dalla normativa nel caso di cambio sostanziale del tracciato».

Legambiente si dice sicura di quanto ha scoperto, e anzi aggiunge che, per cercare di riparare all’«errore», «la settimana scorsa la società Brebemi ha già presentato ad alcuni Comuni, in via informale, una nuova ipotesi di tracciato. Ma il tentativo di scorciatoia non può funzionare: il piano territoriale della Provincia di Cremona non prevede nessuna Brebemi sul proprio territorio. Il piano territoriale della Provincia di Bergamo ruota intorno al vecchio tracciato, da cui discendono le scelte di viabilità, le nuove infrastrutture e l’individuazione di aree di sviluppo».

Il Pirellone butta acqua sul fuoco: «Il problema sollevato da Legambiente è giusto - spiegano alla direzione generale Infrastrutture e Mobilità della Regione - tanto è vero che sono in programma da tempo incontri con i 4 comuni a sud di Melzo, in corrispondenza dei quali dovrebbero unirsi la Brebemi e la Tangenziale Est Esterna. Giovedì 18 si terrà la prima riunione. Contiamo, prima di Natale, di definire i termini per un innesto razionale dal punto di vista trasportistico».

Dunque, nessun allarme: «I lavori partiranno entro il 2004 e termineranno entro il 2006 come previsto».

Anche per la Brebemi spa non ci sarebbero problemi: «L’opera va avanti secondo le indicazioni degli organi competenti e nei tempi previsti. I programmi rimangono quelli a suo tempo previsti dall’Anas. Presupponiamo che, entro il 2006, l’opera sia conclusa». Staremo a vedere.

Intanto si è affacciata un’altra novità sul fronte delle infrastrutture: riguarda la Gronda nord ferroviaria (Novara, Seregno, Saronno, Begamo, Brescia) che - fa sapere il consigliere regionale diessino Giuseppe Benigni - «non sarà inserita nella lista delle opere prioritarie da realizzare in Lombardia». Lo si era già capito dopo l’ultima riunione del Cipe, ma adesso lo ha confermato anche il Consiglio regionale bocciando oggi un emendamento e un ordine del giorno presentati su questo argomento dallo stesso Benigni.

(16/12/2003)

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