L’ipotesi per il via del Ramadan:
tutti i musulmani alla Celadina

Abbiamo trovato una situazione non gestita. Difficile pensare di risolvere il problema in una settimana...». Sabato 28 giugno inizia il Ramadan, il mese di digiuno e preghiera per i musulmani e la questione di uno spazio da trovare è sul tavolo di Palafrizzoni.

«Abbiamo trovato una situazione non gestita. Difficile pensare di risolvere il problema in una settimana...». Sabato 28 giugno inizia il Ramadan, il mese di digiuno e preghiera per i musulmani e la questione di uno spazio da trovare è sul tavolo congiunto del vicesindaco Sergio Gandi e dell’assessore Giacomo Angeloni.

Il problema, esattamente come un anno fa, si pone per la comunità islamica che si ritrova nel cortile di un capannone in via Dei Cabrini, sgomberato e posto sotto sequestro nel 2011 perché l’attività non era consentita. Con il Ramadan rischiano di convergere alla Malpensata centinaia di fedeli, rendendo la convivenza con i residenti, già difficile, più problematica ancora.

In Comune sono al lavoro per trovare una soluzione. «Ci sono buone possibilità che si accordino con la comunità islamica di via Cenisio che andrà per il Ramadan nel piazzale della Celadina» spiega Gandi. Alla Celadina il gruppo, che frequenta il centro culturale islamico di via Cenisio, ha messo a proprie spese una tensostruttura, dove sono attese dai 250 ai 300 fedeli per la preghiera serale.

Palafrizzoni è in attesa anche del giudizio del Tar sul ricorso presentato dall’associazione Rahmah, che ha chiesto che nel Pgt venga individuata un’area destinata a servizi e luogo per il culto. A Brescia il Piano di governo, proprio a seguito di un ricorso da parte della comunità musulmana, è stato invalidato in alcune sue parti proprio perché non prevedeva nuovi spazi per il culto.

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