Lite degenerata a Chignolo
Ucciso dominicano 26enne

Lo hanno trovato morto domenica mattina in un parcheggio nella zona industriale di Chignolo d'Isola: sulla fronte aveva una grossa ferita che ha fatto subito pensare a un colpo, o forse più di uno, sferratogli con violenza. La vittima dell'omicidio è un dominicano di 26 anni.

Lo hanno trovato morto domenica mattina in un parcheggio nella zona industriale di Chignolo d'Isola: sulla fronte aveva una grossa ferita che ha fatto subito pensare a un colpo, o forse più di uno, sferratogli con violenza. La vittima dell'omicidio è Eddy Manuel Barone Castillo, un ragazzo di 26 anni originario della Repubblica Dominicana che da tempo abitava ad Almenno San Bartolomeo con i fratelli e i genitori.

Chi l'ha ucciso? E per quale motivo? I carabinieri della compagnia di Treviglio hanno avviato indagini serratissime, sentendo già da ieri decine di possibili testimoni. Non viene esclusa nessuna ipotesi, ma la più accreditata domenica sembrava quella di un litigio degenerato: non solo per il fatto che il sabato sera nei parcheggi della zona industriale passano moltissimi giovani, diretti alla vicina discoteca «Sabbie Mobili Evolution», ma anche perché nei giorni scorsi, a quanto si è potuto apprendere, il ragazzo sarebbe stato medicato in pronto soccorso proprio in seguito ad un'altra aggressione.

Il corpo del ventiseienne è stato scoperto poco dopo le 10 in via Bedeschi, a pochi passi dalla cabina dell'Enel di fronte all'azienda Radici Novacips. A trovarlo è stato un agente di commercio di Trezzo sull'Adda, Antonio Pagani, di 60 anni, che stava portando a passeggio il cane.

L'uomo, attirato dall'animale, si è avvicinato e ha visto il giovane a terra: appena si è reso conto che era morto ha chiesto aiuto ad altri passanti e pochi minuti dopo sul posto sono accorsi i carabinieri della stazione di Capriate con i colleghi di Treviglio.

Nel parcheggio, transennato dai militari, sono state trovate diverse macchie di sangue, la più grande delle quali era vicino alla testa del giovane: il ragazzo, infatti, aveva una grossa e profonda ferita sulla fronte, come se fosse stato preso per i capelli e sbattuto con violenza contro la parete della cabina, oppure contro il cordolo del marciapiede o, ancora, come se fosse stato colpito con un oggetto pesante che però non è stato trovato.

Sul posto con i carabinieri sono arrivati anche il magistrato di turno e un medico: dopo l'esame esterno (il decesso risalirebbe ad alcune ore prima) il cadavere è stato affidato al personale dei servizi funebri e portato alla caserma di Capriate, dove sono arrivati i familiari per il riconoscimento. La salma è stata poi trasferita ai Riuniti di Bergamo per l'autopsia in programma nelle prossime ore.

Leggi le due pagine dedicate all'argomento su L'Eco di Bergamo di lunedì 17 gennaio

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