L’odissea in funivia per gli studenti
E gli abbonamenti si pagano a rate

La prima settimana di scuola è terminata, ma sull’altopiano di Selvino continuano i disagi derivati dalla sospensione delle corse dei pullman Sab che portavano a Nembro, indispensabili per studenti e lavoratori per recarsi sui banchi di scuola o sul posto di lavoro.

Dopo il primo viaggio di lunedì scorso, ieri siamo tornati a Selvino di primo mattino, per verificare la situazione e per vivere con i ragazzi l’odissea del loro viaggio, costretti a cambiare fino a quattro mezzi per arrivare ai vari istituti scolastici. Altra nota dolente, il costo dell’abbonamento che supera mediamente i 500 euro, una cifra importante soprattutto per una famiglia con più figli.

«Io ho quattro nipoti - spiega Ernestina Villa - e per mandarli a scuola ci vuole davvero un capitale. Quello di 16 anni va a Gazzaniga a scuola e paga 82 euro al mese, mentre quello di 13 ne paga 553 per andare ad Albino. L’assurdità è che paga la tariffa D, come se dovesse andare ad Alzano Lombardo, solo perché la sua scuola dista 500 metri dalla zona C. Inoltre, senza comunicazioni, ci hanno pure fatto pagare l’aumento di 3,50 euro imposto ultimamente. Mia nuora ha chiamato la Sab per capire se ci fossero sconti per le famiglie numerose, ma le è stato risposto che solo con tre figli viaggiatori in contemporanea si possono ottenere riduzioni. Per questo abbiamo scelto un abbonamento annuale e uno mensile: due annuali avrebbero comportato una cifra troppo alta da pagare tutta insieme a settembre per una famiglia dove lavora, come nella nostra, solo il marito».

Oltre ai risvolti economici, gli studenti sono costretti a svegliarsi all’alba per trovare posto sulla funivia che, per legge, riesce a trasportare un massimo di trenta persone, ma che, praticamente, già con 20 viaggiatori è al completo.

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