L’Atalanta chiama Rustico a rapporto

L’Atalanta chiamaRustico a rapportoOggi l’incontro con Ruggeri, ma è pronto il ricorso della società al Collegio arbitrale della Lega. L’assessore terzino, ieri impiegato nell’amichevole: dialoghiamo, però i princìpi non hanno prezzo

C’è spazio per il dialogo fra Fabio Rustico e l’Atalanta? No. Anzi ni. Il terzino assessore e la società nerazzurra sono ormai separati in casa, ma la vicenda è a un bivio. Perché l’Atalanta sembra scegliere due possibili strade. A destra il dialogo, a sinistra le maniere forti. La novità del giorno è la mano tesa: ieri pomeriggio il presidente Ivan Ruggeri ha convocato Fabio Rustico per un faccia a faccia che si terrà oggi a Zingonia prima dell’allenamento delle 15. «Cosa gli dirò? Sono fatti miei - tagliava corto ieri sera il presidente -. Quel che è certo è che questa vicenda mi ha proprio stancato». E qui le due strade si incontrano, perché se il faccia a faccia dovesse avere un andamento burrascoso e concludersi con le parti ancor più distanti, non resterebbero che le maniere forti. Risultato: la crepa diventerebbe un cratere, lo scontro degraderebbe in guerra aperta. Nella quale ognuno userebbe tutte le armi a disposizione. Giustizia sportiva da un lato, giustizia ordinaria dall’altro.

La prima ha intenzione di usarla l’Atalanta, e si chiama Collegio arbitrale della Lega Calcio. Lo stesso che, giusto un anno fa, fece ottenere all’Atalanta la riduzione del 50 per cento dell’ingaggio di Saudati, che in estate lasciò il ritiro per curarsi in una struttura di suo gradimento. Per la società era assente ingiustificato. Proprio una delle accuse mosse a Rustico, che da inizio stagione ha saltato nove allenamenti per gli impegni istituzionali di assessore allo Sport e alle Politiche giovanili. L’annuncio del ricorso al Collegio arbitrale della Lega è arrivato ieri pomeriggio a Telgate dal direttore generale dell’Atalanta, Roberto Zanzi. Mentre i giocatori - e tra essi Rustico - arrivavano con l’autobus della società, Zanzi si fermava all’esterno dello spogliatoio. «Quale sarà lo sbocco della vicenda di Fabio Rustico? Lo sbocco è obbligato: l’Atalanta si dovrà rivolgere al Collegio arbitrale per definire la questione. Possibilità di dialogo? Le abbiamo già tentate tutte, ma le assenze e l’atteggiamento ostile del calciatore ci hanno costretto al primo passo dell’ammonizione scritta, e presto procederemo con il secondo, la richiesta d’intervento del Collegio arbitrale. Possibilità di ricomporre la vicenda non ce ne sono, Rustico non sembra più interessato all’attività di calciatore».

«Devo dire che il problema è più societario che tecnico - precisa il responsabile dell’area tecnica atalantina Fabrizio Larini -, ma temo che le possibilità di risolvere pacificamente questa situazione siano ormai esaurite. Abbiamo tentato con proposte anche molto favorevoli al giocatore, ma da Rustico sono sempre arrivate risposte negative. La strada è ormai lastricata di buche e di ostacoli. Ora non credo che sia nemmeno percorribile quella del mercato di gennaio».

E Rustico? Il terzino assessore è tranquillo. Anche perché proprio nel giorno dell’esplosione della polemica, lui è tornato a giocare, impiegato (a sinistra) da Delio Rossi nel secondo tempo dell’amichevole di ieri a Telgate. Al termine della quale ha commentato le novità di giornata: «Io ribadisco ancora una volta la mia volontà di riapertura del dialogo. Credo che una soluzione si possa trovare anche senza ricorrere ad altri organi. Io e l’Atalanta dobbiamo parlarci. Sapendo però una cosa: che il calcio non può pensare di calpestare la Costituzione. Se l’Atalanta sceglierà comunque di andare al Collegio arbitrale io non potrò che prenderne atto e andare avanti tutta per la mia strada». Che poi sarebbe il ricorso alla magistratura ordinaria per intentare una causa per mobbing nei confronti dell’Atalanta. Ma ieri c’è stato l’invito del presidente per il faccia a faccia. «Mi fa piacere - dice Rustico -. Spero solo che non mi si chieda ancora di derogare dai miei doveri di assessore. Su questo non mi piego: i princìpi e i diritti non hanno prezzo».

Insomma, se Rustico martedì ha giocato la briscola del dialogo, ieri l’Atalanta ha gettato sul tavolo due carichi da undici. Il resto delle carte di ognuno si scoprirà oggi, al tavolo di Ruggeri. Ma intanto il rapporto fra la società nerazzurra e una delle sue bandiere sta finendo a carte e quarantotto.

(09/12/2004)

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