«Luca, prega anche per me»
Lo chiede Papa Francesco

Con il suo candore e la sua semplicità continua a stupire chiunque incroci il suo cammino. Luca Cinesi, 46 anni di Villongo, dalla nascita è costretto su di una sedia a rotelle, ha sempre lottato per i gesti più semplici, ma non ha mai perso il sorriso.

Con il suo candore e la sua semplicità continua a stupire chiunque incroci il suo cammino. Luca Cinesi, 46 anni di Villongo, dalla nascita è costretto su di una sedia a rotelle, ha sempre lottato per i gesti più semplici, ma non ha mai perso il sorriso.

Luca gira per le vie del paese sulla sua sedia a rotelle elettrica, lo si riconosce perchè indossa l’inseparabile cappellino dell’Inter e saluta tutti con cordialità. Ama giocare a carte con gli amici del bar Piazza e del bar Marcella; il lunedì dalle 14 alle 16 lavora alla Caritas di Villongo, inserendo dati nelle schede dei cittadini extracomunitari.

Una vita di sacrifici quella della famiglia Cinesi, non è stato affatto facile, ma grazie all’affetto e alla caparbietà di mamma Francesca (73 anni), di papà Pietro, 72 anni, e del fratello Giovanni, uniti alla determinazione e alla solarità di Luca, hanno fatto sì che tanti sogni diventassero realtà. L’ultimo arriva direttamente dal Vaticano e porta il sigillo papale. Con l’aiuto del curato don Daniele, lo scorso maggio Luca ha scritto una lettera indirizzata a Papa Francesco e inviata dall’amica Marcella. Luca, sorride e arrossisce, poi esclama: «Sono davvero felice perchè mi hanno risposto. Sono passati tanti mesi, ma dentro di me sapevo che prima o poi sarebbe arrivata».

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