Lucio Marotta sul Parco dei colli:
«Valmarina, una grande risorsa»

«Ho assunto la presidenza del Parco dei colli nel febbraio 2012. Sin dall'inizio mi sono accorto che non tutti conoscevano le funzioni dell'ente e della sua immensa estensione territoriale. Da qui ho posto tra le priorità quella di evidenziare le sue variegate competenze che spaziano dalla salvaguardia del territorio sotto il profilo paesaggistico ed ambientale alla promozione turistica; dalla tutela della flora e della fauna allo sviluppo dell'agricoltura biologica». Sono queste le parole di Lucio Marotta, 66 anni, al timone del Parco dei Colli, dopo un marcato percorso professionale prima da vicequestore e poi da viceprefetto vicario di Bergamo. 

STORIA DELL'ENTE
Il Parco (36 anni di vita) comprende una vasta superficie (oltre 4700 ettari) nei comuni di Bergamo, Almè, Mozzo, Paladina, Ponteranica, Ranica, Sorisole, Torre Bordone, Valbrembo e Villa d'Almè. Racchiuse bellezze naturali ed architettoniche di alto pregio, come la Valle del Giongo e i versanti dei colli di Bergamo.

PROFILO NATURALISTICO
Nel suo ambito ci sono 400 specie di piante, una quarantina di specie di mammiferi, 160 varianti di uccelli e numerose specie di rettili, anfibi e pesci. Esistono, poi, boschi di castagno, robinia, carpino nero, querceti, aceri-frassineti e ontaneti e via dicendo. In ordine di tempo è il quarto Parco regionale dopo quelli del Ticino, delle Groane e del Parco Nord di Milano.

FUNZIONI SPECIFICHE
Tra le funzioni del Parco dei Colli rientra la gestione del territorio attraverso l'attività di contemperamento tra le esigenze abitative ed imprenditoriali dei suoi abitanti ed il rispetto dell'ambiente. Il tutto per far sì che l'intera area conservi l'originaria e naturale bellezza. 
L'immensa struttura è gestita da un limitato numero di persone e da un consistente «esercito» di guardie ecologiche volontarie (30) e di volontari del servizio antincendio (150).

Il Parco dei Colli, di recente, ha aderito alla richiesta del progetto del nuovo orto botanico, promosso dal Comune di Bergamo, in vista di Expo 2015 che si sta sviluppando nella Valle d'Astino. Inoltre il consiglio di gestione ha inserito la realizzazione di una pista ciclo-pedonale in grado di collegare entrambi i complessi monastici e la ristrutturazione della corte di Valmarina. Il progetto mira ad offrire alla gente momenti all'aria aperta a contatto con la natura. Tornando a Marotta a riguardo del monastero di Valmarina, ha sottolineato: «È utilizzato solo parzialmente nonostante le ampie potenzialità. Dovrà, quindi, diventare un luogo vivo dove incontri e confronti ergeranno a protagonisti. Occorrerà dare il là, il più presto possibile, ad una stretta sinergia con gli organismi interessati e, perché, no pure con l'Ateneo». Dopodichè Marotta, tiene a evidenziare che è stato ripreso il progetto per il riconoscimento del marchio del Parco dei colli ai prodotti agro-alimentario del territorio. Infine il presidente tocca il tasto relativo ai finanziamenti: «Considerata la ristrettezza delle risorse disponibili bisognerà, perciò, studiare modalità di autofinanziamento per realizzare nuovi progetti».

Arturo Zambaldo

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