L’ultimo saluto a Paky Quadri
I dipendenti portano la bara

«Caro presidente, ti abbiamo voluto tutti bene. Non ti dimenticheremo mai. Grazie». Sono le parole che collaboratori e dipendenti di Pasquale Paky Quadri hanno scritto in una lunga lettera a cui ha dato voce Giorgio Ghilardi, amico di famiglia,ai funerali del fondatore dell’azienda Clay Paky.

«Caro presidente, ti abbiamo voluto tutti bene. Non ti dimenticheremo mai. Grazie». Sono le parole che collaboratori e dipendenti di Pasquale Paky Quadri hanno scritto in una lunga lettera a cui ha dato voce Giorgio Ghilardi, amico di famiglia,ai funerali a Torre de Roveri del fondatore dell’azienda Clay Paky, morto nella notte tra sabato e domenica a 67 anni.

Dell’imprenditore sono state ricordate le doti professionali ed umane: «Sotto la sua guida il percorso è stato faticoso, ma ricco di successi, dando vita ad un’azienda rispettata in tutto il mondo».

Quadri è stato un «capo carismatico, dotato di innata autorevolezza, signorilità, ma che invitava alla familiarità: per alcuni è stato facile darti del tu, per altri impossibile». Dolore e smarrimento sono i sentimenti che dominano i suoi dipendenti, membri di una «grande famiglia»: «Ma un terzo sentimento è presente – ha continuato Ghilardi –: la riconoscenza. La tua eredità, presidente, è grande e preziosa. Torneremo in azienda per lavorare per quel futuro sereno che hai pensato per noi e per il quale ti sei battuto, con un senso di responsabilità che è un altro dei tuoi insegnamenti. Ci hai mostrato che l’eccellenza si raggiunge con la determinazione e il duro lavoro, che non esistono scorciatoie. Ci hai insegnato l’onestà».

Sono stati alcuni dipendenti a voler portare a braccia la bara del proprio presidente all’interno della chiesa parrocchiale di S. Gerolamo Dottore a Torre de’ Roveri che non ha potuto contenere la folla di persone presenti alle esequie. Tra queste il direttore di Confindustria Bergamo Guido Venturini, il sindaco di Torre de’ Roveri Matteo Lebbolo, imprenditori bergamaschi oltre ad amici storici come Roby Facchinetti.

Un ricordo dell’attività imprenditoriale e degli importanti riconoscimenti ottenuti è stato compiuto da Marcello Annoni, vice presidente nazionale dell’Unione nazionale cavalieri d’Italia.

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