L’uragano Matthew sulla Florida – Diretta
Ad Haiti bilancio gravissimo: 572 vittime

Matthew potrebbe rivelarsi tra gli uragani piu’ costosi della storia degli Stati Uniti. Secondo quanto riferisce Cnn, infatti, sono a rischio circa 200mila abitazioni e se l’uragano passa a categoria 1, la stima per riparare i danni o ricostruirle ammonterebbe a 43 miliardi di dollari.

Se invece resta categoria 3, rappresentando un pericolo per altre 300mila case, i costi aggiuntivi sarebbero di altri 60 miliardi di dollari, superando cosi’ in totale i cento miliardi di dollari. Secondo altre fonti di stampa americane, per le assicurazioni sarebbe un vero e proprio salasso con perdite che oscillerebbero tra i 25 ed i 30 miliardi di dollari. Nel 2005, Katrina fece oltre 153 miliardi di dollari di danni oltre a piu’ di 1800 morti. Finora e’ l’uragano piu’ costoso della storia degli Stati Uniti. Nel 2012 Sandy fece danni per quasi 68 miliardi di dollari. E’ il secondo piu’ costoso.

Curtis Dvorak - Hurricane Matthew JAX Beach 11th South | Facebook

Ad Haiti la situazione è molto grave. Secondo le ultime stime i morti sono saliti a 572 ma il bilancio è destinato ad aggravarsi. Secondo gli operatori umanitari, il Paese è alle prese con la più grande crisi umanitaria dai tempi del terremoto del 2010. Il sud di Haiti è in ginocchio. «Sono oltre 1,3 milioni le persone colpite dall’uragano, metà bambini, con l’80% delle abitazioni danneggiate». È il bilancio fatto da Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef Italia: «I nostri uffici sul campo ci stanno fornendo informazioni continue sulla situazione di Haiti post uragano e sono attivi per portare aiuto ad una popolazione già stremata da condizioni di vita difficili. A causa dell’interruzione di molti collegamenti - prosegue - il team Unicef è riuscito ieri a raggiungere le aree più colpite ed una nuova missione è partita oggi per il sud del paese attraverso l’uso di elicotteri. Ci sono danni incalcolabili, luoghi completamente sotto l’acqua. Il nostro personale ci racconta di case totalmente rase al suolo, scuole, alberghi e ospedali distrutti. Esiste inoltre un pericolo enorme di frane».

«Oltre 16 mila persone sono in cerca di riparo. Una delle priorità di intervento - continua - è quello di valutare le condizioni di chi è nei rifugi per allontanarsi dalla costa dove ci sono state onde fino ad 8 metri. Occorrono d’urgenza acqua e kit igienici perché i bambini sono ad alto rischio di contrarre malattie come il colera già molto diffuso nel paese. Unicef ha già inoltre pronte strutture a Panama per istituire scuole temporanee per i bambini sfollati pronte a partire nelle prossime ore», conclude.

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