Lussana: finisce l’era di Quarenghi
Preside da 25 anni, va in pensione

Per uno che all’università diceva tutto ma non la scuola, ha resistito piuttosto bene. A 66 anni, dopo 42 di servizio ininterrotto e appassionato, Cesare Quarenghi va in pensione. E il suo liceo scientifico Lussana è tappezzato di avvisi: «Il 13 facciamo la festa al preside».

Per uno che all’università diceva tutto ma non la scuola, ha resistito piuttosto bene.

A 66 anni, dopo 42 di servizio ininterrotto e appassionato, Cesare Quarenghi, detto Cece, va in pensione. E il suo liceo scientifico Lussana è tappezzato di ammiccanti avvisi a doppio taglio: «Il 13 facciamo la festa al preside».

Come farà a scollarsi dalla scrivania, lui che a sera spegne il quadro delle luci e controlla l’antifurto prima di chiudere il portone di una scuola deserta, è un mistero.

In ogni caso resterà presidente di Gal, l’associazione dal nome improbabile (Grati al Lussana) da lui fondata fra gli ex alunni per raccogliere fondi per la nuova palestra seminterrata. Un’impresa che sembrava disperata e che invece sta andando avanti nel cortile della scuola.

L’ultimo regalo di un preside testardo come solo i montanari, ingombrante e solido, persecutore (con la penna ottica) dei ritardatari seriali, durante le occupazioni attestato fin dall’alba nel bar di fronte a monitorare la situazione e all’occorrenza chiamare i carabinieri. Ma anche disposto a discutere fino allo sfinimento con/degli studenti, a lasciarsi trascinare, lui amante dell’odore dei libri, nell’avventura di trasformare il Lussana

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