Mappa frane, 82 siti a rischio idrogeologico nella Bergamasca

Nella provincia di Bergamo sono stati complessivamente censiti 82 siti ad alto rischio idrogeologico. La mappa dei dissesti è stata curata dalla Regione Lombardia, i cui uffici provvedono anche a mantenerla costantemente aggiornata. Degli 82 siti a rischio di frane e smottamenti, una quindicina sono considerati "sorvegliati speciali, e quindi soggetti a sopralluoghi con frequenza mensile o quindicinale. In alcuni casi sono addirittura monitorati 24 ore su 24.

La mappatura è il primo passo per effettuare una prevenzione efficace: l’80% dei dissesti, infatti, si verifica in aree dove già in passato erano accaduti fenomeni. Il restante 20% è costituito invece da eventi imprevedibili, come quelli di Camorone nel 2002, una zona che non era censita.

Tre le cause principali dei dissesti: la struttura delle rocce, gli eventi atmosferici e le particolari condizioni del terreno.

La Bergamasca risulta essere interessata solo in minima parte alle frane più pericolose per le loro dimensioni e per l’imprevedibilità del loro percorso, anche se i geologi sono propensi a non escludere a priori il verificarsi di questi fenomeni: ciò non significa che si debba abbassare la guardia. L’area critica attraversa orizzontalmente la provincia, lungo una linea ideale che divide a metà le prealpi orobiche: percorre l’Alta Valle Imagna, la Val Brembilla, gran parte della Val Taleggio, la Val Serina (dall’orrido di Bracca), la Val Seriana (Ponte Nossa, Casnigo, Colzate), la Valle del Riso. Ma anche la zona di Bratto (Corna Rossa), alcune località di Ardesio (Babes, Sottocorna, Valzella, Ludrigno), o ancora la località Rivioni di Branzi, dove è in corso d’approvazione un progetto preliminare da 2 milioni di euro per posizionare dei paramassi a monte della Provinciale 2 Lenna-Foppolo e proteggerla da eventuali crolli dal Pizzo di Branzi.

Nell’edizione in edicola oggi L’Eco di Bergamo pubblica la mappa completa dei paesi della Bergamasca in cui sono stati individuati i siti a rischio idrogeologico.

(04/11/2004)

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