Maroni e la sua giunta a Bergamo
«La Regione punta sulle università»

«La Regione Lombardia punta molto sulle università, che hanno un ruolo strategico nella ripresa economica». Lo ha detto il presidente della Lombardia, Roberto Maroni, all’università di Bergamo, prima dell’incontro con i rettori delle 12 università lombarde.

«La Regione Lombardia punta molto sulle università, che hanno un ruolo strategico nella ripresa economica. La grande alleanza tra Istituzioni, Regione, università e mondo delle imprese può rilanciare l’economia in Lombardia. Per questo voglio sentire dai rettori quali sono i problemi che hanno le università lombarde, problemi che intendo risolvere».

Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, al suo arrivo all’università di Bergamo, prima dell’incontro con i rettori delle 12 università lombarde.

«Chiaramente - ha precisato il governatore - non tutti i problemi dipendono dalla Regione: per esempio i tagli alle università vengono fatti dal Governo, ma mi voglio fare parte attiva con il Governo e il Parlamento sui problemi che oggi le università lombarde mi presenteranno».

«Come possiamo sostenere, come Regione, le università?

Principalmente in due modi - ha rimarcato il presidente della Lombardia -: investendo nella ricerca, cosa che intendiamo fare, e infatti il nostro impegno in questi 5 anni è di raddoppiare gli investimenti regionali in ricerca e innovazione, portandoli dall’1,6 per cento del Pil regionale al 3 per cento, e poi facendoci carico dei problemi che le università hanno nei confronti del Governo e del Parlamento, mettendoci al loro fianco e sostenendoli nelle loro battaglie».

Il siti-in di protesta

Di fronte alla sede universitaria di via Salvecchio si è tenuto in contemporanea un sit-it di protesta contro la giunta regionale, indetto dai rappresentanti degli studenti della lista universitaria “Uni+”, in collaborazione con gli studenti delle superiori facenti parte di FDS Bergamo. Hanno partecipato - si legge in un comunicato degli organizzatori - oltre 60 studenti. Hanno accolto Maroni con lo slogan “Lo studio è un diritto! Maroni riga dritto!”. Durante la manifestazione i presenti hanno simulato una richiesta di elemosina, esponendo dei cartoni a mo’ di clochard, sui quali sono state scritte frasi di denuncia contro i tagli previsti per il diritto allo studio.

«Ad accogliere Maroni si sono presentati anche una mezza dozzina di esponenti del Mup (Movimento Universitario Padano) - spiegano gli studenti di Uni+ -, che non hanno accolto la richiesta di dialogo proposta da noi e, anzi, si sono defilati poco dopo l’inizio della riunione di giunta». Uni+ ha presentato le sue proposte:

- eliminazione dello status di “idoneo non beneficiario” (si hanno i requisiti ma non la certezza di rientrare tra coloro che godranno dei benefici);

- maggiori investimenti per il Dsu e sostegno alle famiglie degli studenti delle scuole dell’obbligo;

- modifica del sistema di finanziamento degli atenei basato sul costo storico con introduzione del criterio della spesa effettiva;

- sistematica verifica fiscale delle effettive condizioni reddituali dei richiedenti agevolazioni.

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