Masano-Caravaggio, strada a ostacoli
«Non capiamo più da dove passare»

«Io non capisco più da che parte devo passare». La battuta di un masanese rende bene l’idea della confusione che, dal punto di vista della viabilità, ormai si registra a Masano, la frazione di Caravaggio che da un mese e mezzo si ritrova isolata dal capoluogo.

«Io non capisco più da che parte devo passare». La battuta di un masanese rende bene l’idea della confusione che, dal punto di vista della viabilità, ormai si registra a Masano, la frazione di Caravaggio che da un mese e mezzo si ritrova isolata dal capoluogo.

Il motivo di questo isolamento forzato è che su un tratto della via Damiano Chiesa, unico collegamento diretto della frazione con Caravaggio, ci passa l’autostrada Brebemi. Questo fatto ha suscitato diverse polemiche e la costituzione di un comitato civico che sta lavorando per manifestare tutti i disagi che i masanesi stanno patendo. Il primo «bersaglio» delle critiche è stato il sindaco Giuseppe Prevedini che ha dovuto fronteggiare diverse obiezioni durante un’assemblea piuttosto agitata. Il problema è che la situazione e i percorsi non sono ancora chiari.

Martedì la via Chiesa sarà riaperta al traffico e questa sarà la quarta modifica apportata, in pochi mesi, alla viabilità locale che interessa la frazione per via della costruzione delle grandi infrastrutture Brebemi e Tav (treno ad alta velocità). E non sarà nemmeno l’ultima. Martedì, infatti, la via Chiesa non sarà percorribile fino a Caravaggio: partendo dalla frazione si entrerà nel nuovo sottopasso che permetterà di superare la Brebemi (manufatto che però è stato realizzato da Cepav 2 il consorzio incaricato della costruzione della Tav). Dopodiché, arrivati a una rotatoria, non si potrà proseguire dritto: sul tratto della via Chiesa che porta al capoluogo è in corso la costruzione di una pista ciclabile che si prevede sarà pronta tra 15 giorni.

Bisognerà quindi girare a sinistra e immettersi su una nuova bretella che aprirà sempre martedì e che porta sulla provinciale 130 (via Bariano) all’altezza della Cascina Reina; le due strade si intersecano a un incrocio praticamente sopraelevato perché sotto ci passa la roggia Rognola. «L’invito che facciamo a tutti quanti transitano in questa zona è quindi di stare molto attenti a scendere - afferma Simone Pala, uno dei membri del comitato dei masanesi - altrimenti si rischia di lasciare lì il radiatore dell’auto».

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