Massime fino a 36 gradi e umidità al 45%
Fuga in montagna contro il caldo - Video

Potrebbe essere la seconda estate più calda negli ultimi 30 anni, perché difficilmente si batteranno i record del 2003 (ma siamo solo a metà della stagione).

In ogni caso l’ondata di calore iniziata il 30 giugno sembra non si concluderà prima della fine di settimana prossima e questa domenica si candida ad essere il picco della «tempesta di afa» che si è abbattuta sulla Penisola. Sebbene Bergamo non sia nell’elenco delle 23 città per le quali il ministero della Salute ha dichiarato il massimo rischio per questi ultimi tre giorni, i bergamaschi boccheggiano.

Per gli appassionati, un giro sul sito del Centro meteo lombardo (Cml) è interessante. Dalle 51 stazioni presenti in tutta la provincia arrivano dati aggiornati in tempo reale su temperatura, umidità, pressione, venti, precipitazioni. Appare subito evidente che nel pomeriggio di sabato 18 luglio la colonnina di mercurio ha superato i trenta gradi in tutta la provincia per raggiungere, in alcune zone, massime anche sui 36 gradi.

Per trovare temperature inferiori ci si doveva avventurare nelle valli, ma anche a Valbondione, Schilpario, Monte Misma, Oneta, Roncobello, Zambla si scendeva solo di pochi gradi. Chi ha trovato fresco se lo è conquistato raggiungendo i rifugi al Curò o Capanna 2000 all’Alpe Arera dove nel pomeriggio non si sono superati i 23 gradi.

Inoltre, la percezione del calore è superiore alla temperatura reale quando il tasso di umidità è elevato. Sabato la percentuale di umidità ha raggiunto valori elevati nelle località di pianura comeRomano che alle 16 registrava il 44% di umidità relativa e velocità del vento pari a zero, situazione simile a Grumello e Treviglio. Anche a Bergamo la centralina allo stadio ha segnato nel pomeriggio 45% di umidità con 33 gradi.

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