Maurizio Maggioni, idee di fine campagna
«Ma perchè Gori non è amato dalla città?»

Pubblichiamo la lettere di Maurizio Maggioni, Forza Italia, a fine della campagna elettorale

Siamo ormai alla fine di questa particolare campagna politico-amministrativa, ormai è chiaro che il tutto si deciderà con una lotta all’ultimo voto, nella quale tutti si rivelaranno fondamentali: chi non andrà a votare perchè già in vacanza o demotivato, chi ci andrà perchè convinto della propria scelta. Ma soprattutto a far la differenza saranno quegli indecisi che alla prima tornata o non sono andati a votare o hanno optato per un voto di protesta, magari scegliendo il Movimento Cinque Stelle, oppure indicando il candidato sindaco di un partito e il consigliere comunale dell’altro.


Questo è il reale panorama attuale, lasciando perdere le torte delle cognate, gli applausi di Renzi, le corse di Tentorio con la panzetta al vento e le telefonate fatte in diretta dai vari amici mediatici di Gori (se poi la «Cultura» la farà con questi metodi, Dio me ne scampi).

Ma la situazione, oggettivamente, andrebbe messa sotto la lente d’ingrandimento e analizzata partendo dai risultati elettorali, che sono pubblici.

Tentorio ha preso maggiori consensi in città centro e Città Alta, poco distanziato dal competitor solo in alcuni quartieri esterni, ma la somma di tutti i voti del candidato di sinistra sta a significare che i quartieri dove Tentorio aspettava Gori sono stati a quest’ultimo accreditati. Il che significa che lo zoccolo duro del partito Pd ha ben lavorato e convinto gli elettori che la prossima amministrazione, se da loro diretta, avrebbe meglio gestito i problemi di certi quartiere rispetto all’attuale.

I voti dell’on. Carnevali etc, già riversati al candidato Pd nelle primarie, sono stati convogliati in un unico flusso, cosi’ come il resto di coloro che fanno parte di una rete specifica della sinistra, dal Conventino in poi.

Ma dove Gori doveva prendere più voti in assoluto, sia perchè risiede in Città Alta, sia perchè tutti i suoi uomini della lista civica etc. risiedono e lavorano in centro, sia perchè gli interessi a cui e’ stato legato in questi anni di assenza dalla città si riferiscono a quella borghesia che abitualmente risiede in questi due quartieri, invece di vincere a mani basse, ecco che perde il confronto.

Allora c’è qualcosa che non va, c’e’ qualcosa che ci potrebbe far pensare che «se lo conosci lo eviti». Non me ne si voglia, non desidero essere cattivo o frainteso, è solo un pensiero che mi passa per la testa, anche perchè raccolgo gli umori della gente, sono sulla strada da sempre e poi in questa campagna ho incontrato veramente tutti, anche suoi amici del Sarpi e di gioventù, che sono anche miei amici e o pazienti oggi.

Perchè la città a cui egli si riferisce non lo ama? Perchè i suoi collaboratori della campagna lo considerano poco empatico e per molti è difficile digerire alcuni suoi comportamenti? Perchè per definirsi uomo di cultura si avvale dei testimonial dei media (di Mediaset in primis) invece che dire realmente con chi lui sta e cosa vorrebbe fare?

Perchè non ha reso pubblica la sua squadra di Giunta già subito dopo il primo giro, quando ha chiaramente detto che non si apparentava con nessuno?? Questo sarebbe un buon, anzi ottimo metodo per fare della nuova politica, comunicarci chi sara’ accanto a lui nell’eventuale guida di questa nostra città, nomi cognomi e mansioni, tanto solo lui deciderà (sentite le parti, che ormai sente da molto tempo). Un invito, un sogno, che magari potrebbe anche farmi riflettere sui miei pensieri: con chi governeresti caro candidato del Pd?

Grazie di cuore se mi vorrai rispondere, mi scuso del tu, ma tra competitor all’americana si usa e, poi ormai mi conosci: mi sono presentato a te venerdì scorso, alla scuola delle nostre bambine in Città Alta, in occasione della festa di fine anno.

Maurizio Maggioni,

candidato al Consiglio Comunale,

(primo degli esclusi in caso di vittoria del centro-sinistra)

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