Maxirissa per una lite all’incrocio a Fara d’Adda 18enne grave in ospedale, sette arrestati

Un 18enne ricoverato in prognosi riservata, sette persone ferite e poi arrestate, un minorenne denunciato a piede libero. È l’incredibile bilancio di una maxirissa scoppiata nella notte a Fara Gera d’Adda per banalissime questioni di precedenza a un incrocio. Tre auto, poco dopo mezzanotte, hanno cercato di imboccare la via che porta nel centro storico, vicino al Comune, tagliandosi vicendevolmente la strada. Gli occupanti sono scesi e hanno cominciato a picchiarsi: non sarebbero state trovate armi di nessun tipo, e neppure oggetti contundenti, quindi secondo i carabinieri tutte le ferite sarebbero la conseguenza di pugni e sberloni. Il più grave è il 18enne: si tratta di un operaio redidente a Cassano, che ha riportato lesioni all’apparato digerente e per il quale i medici si sono riservati la prognosi.

Scattato l’allarme, sul posto sono accorse le pattuglie dei militari della stazione e del nucleo radiomobile di Treviglio.

Gli arrestati sono tutti residenti a Fara d’Adda: un imbianchino marocchino di 19 anni, che guarirà in 5 giorni; un operaio ucraino 19enne che ha una prognosi di 15 giorni per trauma all’emicostato e cervicale; un operaio peruviano di 19 anni che ha 8 giorni di prognosi per un trauma al ginocchio e all’emitorace; un impiegato 18enne; due fratelli, rispettivamente di 19 e 20 anni, il primo operaio, il secondo disoccupato (il 20enne ha riportato un trauma contusivo multiplo al viso e al torace). In stato di arresto è anche il ferito più grave, che si trova ricoverato all’ospedale di Treviglio.

Denunciato invece a piede libero un 16enne marocchino, fratello di uno dei coivolti: ha ricevuto un pugno in faccia, 5 giorni di prognosi. I carabinieri hanno anche accompagnato all’ospedale i feriti più gravi, poi sono scattate le denunce.

(24/10/2004)

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