Meningite, migliora il ragazzino

Resta ricoverato in terapia intensiva. Familiari, parenti, compagni e amici sottoposti alla profilassi antibatterica

Sono in progressivo miglioramento le condizioni del ragazzino di 13 anni di Vertova, ricoverato da ieri agli Ospedali Riuniti per meningite da meningococco. Non è ancora fuori pericolo, ma stando ai sanitari le prospettive sono buone.

Ieri sera si è conclusa - con un tour de force fino a mezzanotte - l’operazione di profilassi farmaceutica di tutte le persone entrate in contatto con il ragazzo nell’ultimo periodo: oltre a genitori, sorellina, parenti anche i professori, i compagni di classe, gli amici della squadra di calcio e i compagni di catechismo. Fra di loro, conferma l’Asl, non si registrano sintomi, ma per avere certezza occorrono altre 48 ore. L’equipe medica ha lavorato partendo dalla scuola.

I primi sintomi il ragazzino li aveva accusati nella serata di venerdì: dolore alla testa, stato di malessere generale e febbre alta. Nella notte le sue condizioni erano rapidamente peggiorate e, ieri mattina, i genitori lo avevano accompagnato ad Alzano per un controllo. I medici, compresa la gravità della situazione, avevano disposto il trasferimento del tredicenne ai Riuniti. Poi era scattata l’operazione profilassi.

GLI ULTIMI CASI

L’ultimo caso di meningite da meningococco in provincia risale a dieci giorni fa. Un diciannovenne di Pontirolo, Giuseppe Piazza, era morto dopo quattro giorni di agonia. Il ragazzo aveva accusato i primi sintomi di ritorno dal lavoro. Durante la notte le sue condizioni erano peggiorate e, dopo quattro giorni di coma all’ospedale di Treviglio, era deceduto.

Meno di un mese prima la meningite da meningococco aveva invece colpito una quattordicenne di Petosino, frazione di Sorisole. Anche la ragazza aveva accusato come primi sintomi un diffuso malessere, forte cefalea, nausea e febbre alta.

Sempre a Petosino, un anno prima, il batterio della meningite aveva invece colpito un bimbo di tre anni e mezzo. Identici anche in questo caso i sintomi: il bimbo si è poi fortunatamente ripreso e, a distanza di un anno, sta bene.

(04/04/2004)

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