Meno sicurezza per i «tagli»
Agenti diminuiti di 15mila unità

Le parole del capo della polizia Alessandro Pansa: «È pacifico che con 15mila poliziotti, altrettanti carabinieri ed alcune migliaia di finanzieri in meno diamo in questo momento un servizio di sicurezza inferiore rispetto al passato».

«Ogni tanto mi viene richiesto di aumentare il livello di sicurezza in alcune città, in alcune parti del territorio, ma voglio dire che non siamo in grado di accrescere la sicurezza da nessuna parte, bensì solo di ridurla un pò di più o meno. È pacifico che con 15mila poliziotti, altrettanti carabinieri ed alcune migliaia di finanzieri in meno diamo in questo momento un servizio di sicurezza inferiore rispetto al passato».

Sono le parole del capo della polizia Alessandro Pansa, intervenuto all’assemblea dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia.

«Attraverso meccanismi di ottimizzazione delle risorse ed efficientamento della macchina organizzativa - ha spiegato Pansa - cerchiamo di rendere meno basso il livello di sicurezza, ma il segno è comunque meno».

Per quanto riguarda la polizia, il prefetto ha ricordato che «nel 2014 saremo in 94mila e non possiamo darci i compiti come se fossimo ancora 110mila». Quello dei tagli del personale non è il solo allarme lanciato dal capo della polizia, che ha anche messo in guardia da uno spostamento verso i militari dei servizi di ordine pubblico, tema su cui sono da tempo in fibrillazione i sindacati di polizia.

«Chi svolge servizio di sicurezza - ha ricordato - è l’unico legittimato all’uso della forza, se spostiamo questo asse verso i militari creiamo scompensi rispetto ai principi costituzionali. Va bene l’aiuto della Difesa per quanto riguarda l’ordine pubblico - ha puntualizzato - ma il problema è definire chi è responsabile».

Pansa ha quindi lamentato che «c’è una serie di aspetti della sicurezza posti in capo a chi non è competente, è un problema di professionalità: i professionisti della sicurezza portano la divisa della polizia e, in parte, quella dei carabinieri».

Condivide le posizioni del prefetto il responsabile sicurezza del Pd, Emanuele Fiano, che ha detto di aver ascoltato «con preoccupazione”»le parole del capo della polizia. Fiano ha sottolineato che “con un’età media di 46 anni, la polizia italiana è tra le più «vecchie» d’Europa. Ciò è stato causato dal blocco del turnover”. Anche l’esponente del Pd ha rilevato il tentativo in atto «di snaturare il modello civile della sicurezza pubblica con l’introduzione di una cultura militare».

Sul tema è stato duro il segretario generale dell’Anfp, Enzo Letizia. «C’è un crescente aumento - ha osservato - di compiti attribuiti alle forze armate nel contesto della tutela dell’ordine pubblico, accanto alle forze di polizia che, da un utilizzo limitato alle sole situazioni di emergenza, si è esteso all’ordinario». Su questo, ha avvertito, «occorre stare bene attenti». (ANSA).

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