Mini fotovoltaico, corre l’energia fai da te
«Entro cinque anni raggiungerà il 20%»

Grazie ai mini impianti fotovoltaici «un quinto dell’energia italiana sarà “fai da te” entro il 2020. La generazione distribuita salirà al 20% del sistema energetico italiano». Questo quanto emerge da un recente studio di Bip (Business integration partners) - società di management consulting - lanciato in occasione del Festival dell’Energia in corso a Milano.

«Siamo di fronte a una crescita esponenziale della generazione distribuita, soprattutto per quanto riguarda le rinnovabili, a prescindere dagli incentivi. È un’opportunità per il nostro sistema economico», afferma Carlo Capè, amministratore delegato della società di consulenza, nel corso del convegno «Rinnovare l’energia per l’Italia» all’Expo Gate di Milano, cui hanno partecipato il presidente di A2A Giovanni Valotti, Massimo Derchi (Managing Director ERG Renew), Felice Egidi (responsabile degli Affari regolatori di Enel Green power), Piero Manzoni (amministratore delegato Falck Renewables), Pier Giorgio Romiti (presidente Errenergia). «Se le aziende italiane si attrezzeranno per gestire la rete superando le molteplici barriere tecnologiche - osserva Capè - potranno sfruttare le potenzialità di questo fenomeno».

Secondo il report la generazione distribuita «passerà a rappresentare dal 15% attuale al 20% del sistema energetico italiano entro il 2020, grazie al boom di installazioni di piccoli impianti solari». I benefici sono «molteplici, dalla riduzione delle emissioni al taglio del prezzo all’ingrosso, passando per un miglioramento dell’indipendenza energetica».

«Dobbiamo agire per far fronte all’evoluzione della domanda energetica - rileva Pier Ferdinando Casini che ha aperto l’incontro - perché la popolazione mondiale viaggia verso i 9 miliardi e i Paesi non Ocse rappresenteranno oltre il 70% della domanda di energia».

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