Moioli, «un conto corrente occulto
per gestire la campagna elettorale»

Un conto corrente alla luce del sole e uno «occulto», secondo gli inquirenti, utilizzato per coprire la vera identità di alcuni finanziatori della sua campagna elettorale. È il nuovo dettaglio che emerge dalle carte dell’inchiesta.

Un conto corrente alla luce del sole e uno «occulto», secondo gli inquirenti, utilizzato per coprire la vera identità di alcuni finanziatori della sua campagna elettorale. È il dettaglio che emerge dalle carte dell’inchiesta che vede indagata l’ex assessore alla Famiglia del Comune di Milano, la bergamasca (di Cividate) Mariolina Moioli, accusata fra l’altro di aver utilizzato parte dei fondi destinati a progetti per l’infanzia e l’adolescenza proprio per sostenere la sua campagna elettorale a fianco di Letizia Moratti (non indagata) alle amministrative milanesi nel 2011.

Il conto corrente finito nel mirino della Guardia di Finanza e del sostituto procuratore Tiziana Siciliano era stato aperto su indicazione del braccio destro di Mariolina Moioli, Patrizio Mercadante, da Anna Loredana Cassina, imprenditrice nativa di Serina e residente a Seriate, fino al 2011 proprietaria della Fustiplast, una grossa azienda specializzata nel settore degli imballaggi,con sedi in Italia, Germania e Brasile (poi ceduta a una multinazionale americana).

Cassina è anche madre di Giulia Pezzoli, ex segretaria di Mariolina Moioli e curatrice della sua campagna elettorale, finita ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sui presunti finanziamenti concessi dall’assessorato.

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