Montelungo, centrodestra non vota
«Gori vuole azzerare il dibattito»

«La politica dev’essere dialogo e confronto, non un comizio unilaterale, non una gara di velocità», dichiarano i capigruppo Andrea Tremaglia (Fratelli d’Italia), Danilo Minuti (Lista Tentorio), Alberto Ribolla (Lega Nord) e Tommaso D’Aloia (Forza Italia) e i commissari leghista Luisa Pecce e Gianfranco Ceci di Forza Italia rispetto al passaggio in 3ª Commissione del progetto ex Riuniti-Montelungo.

«Pertanto scegliamo di partecipare alla discussione, ma non alla votazione di questa delibera e di lasciare la Commissione in segno di protesta. Speriamo che in futuro il sindaco sappia avere più rispetto per la minoranza e per chi l’ha preceduto alla guida di questa città. Gori davvero vuol far credere che ex Riuniti e Montelungo siano due progetti creati da lui nelle ultime settimane?» proseguono i capigruppo.

«Questo è per noi falso, ma il sindaco cerca di ridurre se non azzerare del tutto il dibattito. Come? Studiando scientificamente i tempi, così da addossare in pochi giorni presentazione del progetto, Commissione e Consiglio comunale di approvazione. E ridurre al minimo lo spazio per osservazioni e contributi critici. Da dicembre a settimana scorsa le Commissioni sono state convocate appena tre volte e una volta soltanto il Consiglio comunale; ora, improvvisamente, tutto insieme in pochi giorni: annuncio “a sorpresa” prima del fine settimana, Commissione al mercoledì e Consiglio lunedì 23 febbraio».

«Era già successo con il “nuovo” piazzale della stazione: arrivato sul nostro tavolo in pochi giorni, passato in Commissione senza neppure poterne vedere un disegno e approdato in Consiglio tre giorni dopo. Tutto di gran fretta, il risultato? Un pasticcio: basti considerare che neppure la stessa maggioranza aveva capito che il centro informazioni per Expo non sarebbe venuto pronto per l’inizio dell’Esposizione universale di Milano» prosegue il centrodestra.

«Ci è sembrato allora ragionevole chiedere qualche giorno in più per poter meglio analizzare la delibera: la nostra richiesta è stata respinta dal presidente di commissione Eynard. Non abbiamo intenzione di creare una polemica, ma spiace notare una volta di più che nello show di questa maggioranza le Commissioni e il Consiglio debbano essere solo delle comparse».

«Della delibera su ex Riuniti e Montelungo abbiamo infatti saputo solo grazie ai giornali, dopo una conferenza stampa di presentazione “a sorpresa” della quale i rappresentati della minoranza non sono stati neppure formalmente avvisati. Per non parlare dei rappresentati della scorsa Giunta e di tutti i parlamentari bergamaschi che negli anni passati tanto si sono dati da fare specialmente per tenere a Bergamo la Guardia di Finanza, e che durante tale presentazione non sono stati neppure citati, come se Gori avesse fatto tutto da solo: un progetto sul quale si è lavorato per anni e praticamente già chiuso prima dell’estate scorsa, rimandato su richiesta del ministero e del quale non abbiamo saputo più nulla fino a quando il nuovo sindaco ha deciso di prendersi ogni merito. Con, come minimo, almeno una mancanza di galateo istituzionale».

«Il progetto della nuova Montelungo è senz’altro un progetto significativo: perché tutte le trattative tra Comune e enti interessati sono state tenute sottotraccia, quasi top-secret, per gli ultimi mesi? Capiamo il gusto per lo spettacolo e il desiderio di farci una sorpresa: ma qui non stiamo parlando di una festa di compleanno, stiamo parlando di un progetto importante e complesso rispetto al quale era doveroso coinvolgere il più possibile la cittadinanza anche attraverso il naturale dibattito politico. Il nostro ruolo di forze di minoranza non è quello di ostacolare a tutti i costi l’amministrazione, bensì di dare a questa un contributo critico nell’interesse della collettività: contributo che evidentemente al sindaco non interessa ricevere e che non possiamo fornire se non ce ne viene dato neppure il tempo materiale».

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