Morandi, un’altra denuncia
«Spariti 180 mila euro»

Con quella depositata sul finire della scorsa settimana, fanno 13. È il numero delle denunce sporte finora contro l’ex direttore della filiale Private della Intesa Sanpaolo di Fiorano al Serio (e attuale sindaco di Valbondione) Benvenuto Morandi.

Con quella depositata sul finire della scorsa settimana, fanno 13. È il numero delle denunce sporte finora contro l’ex direttore della filiale Private della Intesa Sanpaolo di Fiorano al Serio (e attuale sindaco di Valbondione) Benvenuto Morandi.

L’ultimo esposto presentato in Procura è quello della vedova di un operaio: insieme a suo figlio si è rivolta agli avvocati Luca e Giuseppe Buonanno, che già assistono in questa vicenda altre due famiglie di ex clienti di Morandi. La donna e il figlio sostengono che, fra la rendicontazione che Morandi presentava loro e il saldo reale emerso dopo lo scoppio del caso, mancherebbero all’appello 180 mila euro. Soldi che gli eredi dell’operaio credevano di avere e che invece non hanno. Dove sono finiti? Sono cifre reali o frutto di una presunta contabilità parallela tenuta da Morandi con cifre non corrispondenti ai reali depositi dei clienti? Spetterà agli inquirenti, coordinati dal pm Maria Cristina Rota, arrivare a stabilire la verità.

Di certo c’è che vedova e figlio si sono presentati dagli avvocati sostenendo un ammanco da 180 mila euro: i risparmi di una vita di lavoro di quell’operaio che, come loro, si era fidato di Morandi. Anche loro, come già fatto da altri ex clienti del bancario, avrebbero presentato a corredo della denuncia alcuni fogli Excell che riportavano cifre poi risultate diverse dai reali saldi sui loro conti correnti. Fogli – stampati su carta con intestazione della banca – che saranno analizzati dagli inquirenti per capire se si tratti – come si sospetta – di una contabilità parallela. Ma le posizioni di clienti della banca al vaglio perché avrebbero subito ammanchi sono 57. E spesso fra i clienti che lamentano presunte irregolarità nei conti ci sono i parenti di persone defunte di recente.

Simile all’ultima denuncia, ad esempio, c’è la precedente presentata sempre attraverso lo studio legale Buonanno da parte di cinque eredi di una donna della Media Valle Seriana, che nella vicenda sostengono di aver perso 200 mila euro. La donna, vedova e senza figli, muore il 31 gennaio. Gli eredi sono i suoi fratelli e nipoti, in totale cinque persone. È il 31 maggio quando uno di questi si reca alla filiale Private della Intesa di Fiorano, per verificare le somme presenti sui conti e gli investimenti della defunta. L’erede sostiene di essere stato ricevuto da Morandi, e di aver ottenuto dalle sue mani un foglio Excell stampato su carta con intestazione della banca. L’importo a fine pagina sfiora i 350 mila euro. Ai primi d’agosto, dopo lo scoppio del caso, l’erede della donna torna alla banca. Morandi non c’è più, perché è stato sospeso. A ricevere il cliente c’è un altro funzionario, che stampa un documento diverso: il totale fa «solo» 150 mila euro, ovvero 200 mila in meno di quanto gli eredi pensavano.

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