Morde sul collo una donna
Un anno e mezzo all’aggressore

Le ha strappato il cellulare di mano, poi non ha esitato a prenderla a pugni e a gettarla a terra, mordendole perfino il collo: solo l’intervento di una pattuglia della questura di passaggio ha evitato il peggio.Il tunisino resta in carcere.

Le ha strappato il cellulare di mano, poi non ha esitato a prenderla a pugni e a gettarla a terra, mordendole perfino il collo: solo l’intervento di una pattuglia della questura di passaggio ha evitato probabilmente il peggio.

La brutale aggressione è avvenuta intorno alle 22 di mercoledì 12 febbraio proprio nelle vicinanze, tra l’altro, della stazione carabinieri di Bergamo bassa, e più esattamente all’imbocco di via Novelli: vittima una giovane moldava, che fortunatamente se l’è cavata con molto spavento e lesioni giudicate guaribili in una decina di giorni, compreso un vistoso morso al collo.

In manette per rapina e detenzione di droga è invece finito il responsabile, S. B., tunisino di 28 anni, senza fissa dimora e con precedenti penali: l’uomo giovedì 20 febbraio ha patteggiato 1 anno e mezzo e resta in carcere.

Ad attirare l’attenzione di una pattuglia del reparto prevenzione crimine della Questura, che stava percorrendo viale Papa Giovanni XXIII dalla stazione verso il centro, sono state proprio le urla della ragazza: quando gli agenti si sono girati per capire cosa stesse succedendo hanno subito visto, all’imbocco di via Novelli, due figure stese a terra che si dimenavano furiosamente. Immediatamente gli agenti hanno lasciato l’auto e sono accorsi, intimando l’alt, tra l’altro vedendo distintamente l’aggressore con la bocca vicino al collo della donna: il tunisino, vedendoli, ha tentato di fuggire verso il viale, ma è stato quasi subito bloccato e immobilizzato. Proprio mentre gli stavano mettendo le manette ha cercato di disfarsi di un blocchetto di hashish e ha sputato una dose di cocaina che teneva in bocca, e un secondo pezzo di hashish lo ha perso dal giubbotto.

A terra, a poca distanza e col vetro infranto, i poliziotti hanno trovato il cellulare smartphone della ragazza, probabilmente gettato dall’extracomunitario nel tentativo di fuga. Il tunisino è stato quindi arrestato sia per la rapina che per la detenzione di droga.

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