Muffe nel latte, percentuali in calo

Il fenomeno è quasi certamente legato alla siccità e alla forte umidità dell’estate scorsa

Le percentuali di aflatossine nel latte sono passate da percentuali che raggiungevano anche il 30% alle attuali, che oscillano fra il 10 e il 15%. La conferma arriva dai vertici dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia.

I dirigenti hanno però anche evidenziato la crescita registrata fra il 2002 e il 2003 che, secondo il direttore Cesare Bonacina, è quasi certamente legata alla siccità e alla forte umidità dell’estate scorsa. Nel 2002 la percentuale era del 2% e un anno dopo era più che decuplicata.

Dal quando si è scoperto che le muffe delle aflatossine arrivano nel latte attraverso il mais mangiato dalle mucche, e si è intervenuti sulla loro alimentazione, le percentuali di latte risultato contaminato sono calate drasticamente.

L’Istituto zooprofilattico sta assistendo i produttori esaminando i campioni di latte: il fenomeno non ha una localizzazione precisa, ma ha avuto una diffusione abbastanza casuale. I controlli a oggi sono oltre duemila, mille solo negli ultimi giorni: i risultati arrivano nel giro di 24 ore.

(4/11/2003)

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