Musei, si pagherà il ticket
La proposta arriva in Giunta

D'ora in poi, per godere del paesaggio incantato dalle panchine dell'Orto botanico, si dovrà pagare. Lo stesso vale per tutti i bambini che con occhi incantati vorranno osservare il maestoso mammut, al Museo di Scienze naturali «Caffi» in piazza Cittadella.

D'ora in poi, per godere del paesaggio incantato dalle panchine dell'Orto botanico, tra ninfee ed essenze di ogni dove, si dovrà pagare. Lo stesso vale per tutti i bambini che con occhi incantati vorranno osservare il maestoso mammut, al Museo di Scienze naturali «Caffi» in piazza Cittadella.

Anche gli amanti del mondo antico, dovranno versare l'obolo, perché il Museo archeologico, sempre nella piazza viscontea, diventerà a pagamento. La linea politica di Palafrizzoni è chiara, l'intenzione è che per accedere ai musei civici si debba pagare, come avviene per qualsiasi altro servizio.

La proposta sulla carta non è ancora stata presentata, ma la Giunta ne discuterà la prossima settimana. «Il bilancio preventivo del 2012 viene approvato in Giunta in questi giorni - spiega Franco Tentorio, sindaco di Bergamo -. Oltre alle tariffe previste per asili, impianti sportivi e altro ancora, saranno aggiunte quelle relative ai musei civici. Disperati come siamo, tutti i servizi devono essere pagati, inclusi i musei».

Nel frattempo, c'è chi si organizza, pensando a come affrontare la nuova situazione nel concreto, ad esempio per la riscossione del ticket. «Mettere una persona alla biglietteria è un costo - spiega Gabriele Rinaldi, direttore dell'Orto botanico -. Stiamo valutando formule di pagamento automatico. Tra le proposte l'"honesty ticket", come in Inghilterra, dove, nelle strutture minori senza biglietteria, vengono raccolti i fondi in una cassetta. Un modo per educare le persone».

Sull'eventualità della messa a pagamento dei musei civici, non vi è però unanimità delle parti politiche. E dopo la tassa di soggiorno, sul fronte del turismo si potrebbe aprire un'altra aspra battaglia.

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