Operazione «Vie Libere»: 17 arresti in Bergamasca

In carcere sono finiti: 8 per reati legati all’immigrazione clandestina, 3 per reati contro il patrimonio e 6 per droga

Diciassette arresti - 8 per reati legati all’immigrazione clandestina, 3 per reati contro il patrimonio e 6 per droga -, 19 denunce, 40 provvedimenti di espulsione, 52 fogli di via obbligatori, 26 accompagnamenti ai centri di accoglienza, 60 grammi di cocaina sequestrati.

Sono i dati che riguardano la Bergamasca dell’operazione «Vie Libere» che ha coinvolto la polizia in tutta Italia: agenti in campo, su direttiva del ministro dell’Interno Pisanu, per contrastare la criminalità e fronteggiare con maggior incisività i cosiddetti reati di strada, come prostituzione, spaccio, furti, rapine, abusivismo commerciale e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L’operazione, in tutta Italia, ha portato all’arresto di 1.949 (1.748 uomini e 201 donne) e alla denuncia in stato di libertà di 2.556 persone: si è svolta anche in 30 città, tra cui Bergamo.

Per quanto riguarda la terra orobica i controlli sono stati effettuati nei luoghi in cui più sono presenti immigrati e pregiudicati: lungo la statale 525 per Milano, sulla Dalmine-Villa d’Almè, sulle arterie di collegamento dei comuni di Osio Sotto e sopra, Lallio, Martinengo, Ghisalba, Cassinone, Cavenago, Mornico al Serio, Calcinate, Bolgare, Ghisalba, Palosco, Verdello, Paladina, Ciserano, Verdellino, Pontirolo Nuovo e Treviglio.

(10/10/2003)

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